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Il Ministero dell'Ambiente risponde al M5S su acque inquinate nel vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Luglio 2014 alle 20:39 | 0 commenti

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Enrico Cappelletti, M5S - A gennaio il M5S ha indirizzato al Ministero dell'ambiente una interrogazione sulla gravissima vicenda che ha coinvolto oltre che la Miteni spa di Trissino, nel Vicentino, anche il comprensorio dell'Agno Chiampo, nonché ampi settori dell'Ovest Vicentino, della bassa Veronese e della bassa Padovana. Al centro del caso ci sono gli altissimi livelli di inquinamento delle falde acquifere dovuto a sostanze alchiliche perfluorurate, comunemente note come pfoas (agenti altamente nocivi).

Dopo 6 mesi dall'interrogazione il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti ha finalmente risposto.  La sua risposta, che alleghiamo, purtroppo ci delude e ci preoccupa.
La delusione scaturisce dal fatto che in tale documento gli elementi di novità, rispetto a quanto non fosse già di pubblico dominio, sono solo trascurabili.

Il Ministro ha istituito un gruppo tecnico di lavoro composto da esperti del CNR-IRSA ISPRA, ISS, incaricato di provvedere ,entro l’estate 2014, alle definizione degli Standard di Qualità Ambientali , SQA, per parte dei composti fluorurati.

Il potenziale del bacino colpito è enorme: ben 350.000 utenti.
Negli Usa, dove esiste una diversa sensibilità rispetto alla salute delle persone, un caso simile che coinvolse sì e no un bacino di utenti di 40.000 residenti, scatenò un clamore mediatico e giudiziario di proporzioni enormi.
Dal governo Renzi e dal suo ministro avremmo voluto ascoltare ben altro.
-Anzitutto servono risorse per finanziare un serio studio epidemiologico indipendente, affidato in tutto o in parte alle università

-Poi occorre cominciare a pensare ai costi o e alle modalità di una eventuale bonifica, ove questa sarà mai possibile.
-Soprattutto l'esecutivo Renzi dovrebbe intervenire per fissare rigide soglie per i cosiddetti Pfoa, in tutela e rispetto della salvaguardia della salute pubblica.
Purtroppo di tutto ciò nella replica del governo non v'è traccia.

La maggioranza parlamentare ambisce a riformare la Costituzione a colpi di maggioranza,  ma poi non è capace di scrivere un decreto legge sui pfoas che tuteli la salute dei cittadini.
 Eppure la situazione di questi territori è già pesante anche in relazione all'inquinamento provocato negli anni da una agricoltura chimicamente invasiva e dai reflui del settore concia.
Il polo conciario infatti continua a scaricare nel sistema del Guà Fratta Gorzone oltre i limiti consentiti dalla legge, il tutto in ossequio ad una deroga regionale che fa a pugni col buon senso.

Se si aggiunge tra le altre che l'Ulss 5 Ovest Vicentino non ha un registro tumori si capisce quanto sia opaca la situazione e quanto sia necessario un intervento di tutti i soggetti interessati.

Ma allora :

che acqua hanno bevuto i veneti in questi anni? Che acqua è stata utilizzata nei processi alimentari, agricoli, zootecnici in alcuni comprensori durissimamente provati come Cologna o Lonigo? Quanto stanno pagando i contribuenti veneti i costosissimi filtri al carbone attivo messi in azione per garantire la potabilità dell'acqua? Le imprese responsabili pagheranno mai il conto?


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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