Il Milleproroghe spiazza comuni e ambulanti: concessioni dei mercati valide fino al 2020
Venerdi 30 Dicembre 2016 alle 16:19 | 1 commenti
 
				
		Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza: "Una decisione che spiazza tutti e che ribalta gli accordi raggiunti"
A margine del Consiglio dei Ministri che ieri ha dato il via libera al decreto cosiddetto "Milleproroghe", arriva un fulmine a ciel sereno per i Comuni e gli ambulanti: il decreto, infatti, informa Confcommercio Vicenza in una sua nota che qui riportiamo, rinvia le scadenze previste dalla Intesa in Conferenza Unificata (del 5 luglio 2012) che prevedeva il rilascio entro maggio o luglio 2017 (a seconda delle scadenze) delle concessioni per i posteggi dei mercati. "Non abbiano ancora avuto modo di analizzare il testo della norma - spiega Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza - ma dalle prime anticipazioni si sa che le concessioni dovrebbero rimanere valide fino al 2020. E' una decisione che spiazza tutti, perché rimettere tutto in discussione, quando la "macchina del rinnovo" è in piena corsa, è incomprensibile".
Non a caso, la stessa  Fiva Confcommercio nazionale ha immediatamente  stigmatizzato la decisione del Governo, considerata  "uno sgarbo non  solo istituzionale per la Federazione, che ha fatto del confronto leale e  dello spirito di collaborazione, in difesa delle aziende del settore,  il principio ispiratore di 5 anni di politica sindacale".
Va detto  che nel Vicentino sono già circa una sessantina le Amministrazioni che  hanno emesso gli avvisi di pubblicazione dei nuovi bandi di concessione e  che ora non sanno, letteralmente, cosa accadrà; e si tratta della  stragrande maggioranza dei comuni sedi di mercato. "Speriamo che nel  giro di qualche giorno si capisca qualcosa di più - afferma il direttore  Boschiero -. Per ora c'è solo questo decreto, che analizzeremo, ma che  poi dovrà anche essere convertito in legge per avere efficacia pratica.  Non possiamo far altro che aspettare chiarimenti. Di sicuro l'intesa che  era stata raggiunta per i rinnovi delle concessioni del 2017  rappresenta il miglior punto di equilibrio fra le esigenze delle imprese  e la necessità dell'applicazione della Direttiva Servizi. Ci risulta  quindi assolutamente oscuro, oggi - conclude Ernesto Boschiero - questo  rinvio in extremis da parte del Governo. Le uniche conseguenze certe   sono, nell'immediato, la confusione e l'incertezza più totali".
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