Il messaggio di Maria Rita Dal Molin ai volontari Csv
Sabato 1 Maggio 2010 alle 12:32 | 0 commenti
Centro di Servizio per il Volontariato
"Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato
in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di ricevere"
Albert Einstein
di Maria Rita Dal MolinÂ
Cari volontari,
tempo di bilanci avevamo detto, aprile è un mese di grande impegno ed oggi è l'ultimo giorno per le consuete assemblee annuali. Si è conclusa anche l'assemblea dell'Ente Gestore Mo.V.I. di Vicenza che ad oggi registra 114 associazioni iscritte; è davvero con grande soddisfazione che vi comunico questo dato perché si estende così ad un numero più ampio di OdV la possibilità di collaborare, partecipare e offrire al tempo stesso idee e linee di indirizzo della gestione del CSV di Vicenza con particolare riferimento al progetto "volontariato in rete".
Come sempre, abbiamo in campo molte iniziative, sia a livello di coordinamento che di rappresentanza, in particolare, per quanto attiene le istituzioni e le alleanze che si stanno costituendo con la nostra collaborazione nei tavoli tematici per la realizzazione dei Piani di zona delle Conferenze dei Sindaci delle quattro ULSS della provincia di Vicenza.
Con molto interesse, grazie all'invito del Presidente Giovanni Busnello, ho partecipato all'ultima seduta della Conferenza Regionale per il Volontariato. È stata l'occasione per incontrare e conoscere il nuovo Assessore alle Politiche Sociali Remo Sernagiotto che, nel sottolineare la sua attenzione all'importante ruolo del volontariato e della stessa conferenza, si è reso disponibile a conoscerci, assicurando fattiva collaborazione e l'impegno a rivisitare la normativa vigente soprattutto per quanto attiene la riforma della legge regionale 40 del 1993 relativa alle "norme per il riconoscimento e la promozione delle organizzazioni di volontariato."
Tutto procede nell'ottica della consapevolezza che il volontariato costituisce una risorsa importante, spesso definito "Capitale Sociale"... un capitale di cuore, anima e valori.
Ecco allora che oggi 30 aprile nel decimo anniversario della sua morte, non può mancare il ricordo "vivo" a Luciano Tavazza, fondatore del Movimento del Volontariato Italiano e lo faccio proponendovi questa riflessione tratta dal sito: www.chiesacattolica.it.
"...È giunto il momento di dire alto e forte che ci sono tre gradini da salire per giungere a una personalità matura, adulta, credibile. Chi ne salta uno non sarà mai un vero volontario.
Viene per primo, in questo iter, il gradino della cittadinanza, il dovere di vivere, non di declamare a vuoto, i principi costituzionali di legalità e solidarietà e di applicare quindi coerentemente tutta la legislazione ed in particolare nel nostro caso quella sociale, dando così vita ad una cittadinanza dove il soggetto non guarda ma fa, costruisce sul lavoro e in famiglia, con i servizi pubblici, con il mondo sindacale e della produzione le condizioni di una crescente convivenza umanitaria.
Il secondo gradino è costituito dalla fruizione dei diritti stabiliti dalle leggi dello Stato dalla conquista dei nuovi spazi e diritti che rendano la convivenza più libera e giusta per la dignità di ogni persona, tutelando in modo particolare la partecipazione alla vita del territorio la difesa dei diritti dei più deboli e di quelli ancora oggi esclusi, nel duemila, dalla partecipazione ai servizi pubblici e privati.
Questi due gradini, dei doveri e dei diritti, si realizzano nella cosiddetta normalità della vita quotidiana. Chi non li osserva si autoesclude come singolo dalla sua maturità personale, impoverendo tutta la comunità .
Infine c´è un terzo gradino, che non è quello di eroi, né quello degli "utopisti", come diceva argutamente don Di Liegro. È il gradino salito dagli uomini liberi che scelgono d´impostare il costume della loro vita, oltre i diritti e i doveri già adempiuti, con il dono, anzi con una serie di doni a servizio gratuito della comunità . Ecco un volontariato non ipocrita, disinteressato, agente di cambiamento; esso richiede anzitutto ai suoi protagonisti la condivisione nell´avventura di vita di ogni uomo incontrato. ..."
La condivisione nell'avventura di vita di ogni uomo incontrato, la condivisione di una scelta, la condivisione di un impegno con la responsabilità di parteciparlo a tutti voi per fare in modo che il nostro Agire generi "Azioni di cittadinanza attiva", Responsabile e Solidale...
Alla prossima,
La Presidente
Maria Rita Dal Molin
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