Il governo Monti tra patrimoniale e pensioni: sono in corso le consultazioni
Martedi 15 Novembre 2011 alle 00:12 | 0 commenti
Le indiscrezioni sulle misure dell'esecutivo tecnico: nuova manovra entro fine anno per il pareggio di bilancio nel 2013. Certo il ritorno dell'Ici, verso la scomparsa dei licenziamenti facili. No condono e sanatoria, sì al prelievo sulle grandi ricchezze
Dalla patrimoniale alle dismissioni, passando per il ritorno dell'Ici e le pensioni di anzianità . E un decreto entro fine anno, una nuova manovra per centrare il pareggio di bilancio già nel 2013. Mentre sono in corso le consultazioni, si delinea il programma del prossimo presidente del Consiglio, Mario Monti.
Il governo tecnico da lui guidato seguirà due strade principali: da una parte reperire risorse, dall'altra sostenere lo sviluppo.
"La crescita necessita di riforme strutturali per togliere i privilegi di quasi tutte le categorie sociali". Con questa frase ieri il professore ha fornito una prima indicazione sulla linea del nuovo esecutivo. Naturalmente, finora sono solo indiscrezioni: mentre alcuni punti sono chiari e scontati, nel rispetto delle richieste della Ue, altri capitoli - come le misure sul lavoro - risultano ancora in fase di studio.
La lettera inviata da Berlusconi alla Bce resta la direttiva, ma il governo avrà margine di discrezionalità . Monti si impegna a dialogare con le parti sociali, che incontrerà per la prima volta nel pomeriggio del 15 novembre. Secondo quanto anticipa l'Adnkronos, i cosiddetti "licenziamenti facili" potrebbero uscire dalle priorità dell'economista, in particolare sarebbe scartata l'ipotesi di toccare l'articolo 18. Si cercherà dunque una soluzione per garantire la flessibilità chiesta dall'Europa, ma nel rispetto di un mercato del lavoro in difficoltà come quello italiano.
Monti non vuole né il condono né la sanatoria. Queste le prime indicazioni sul piano fiscale. L'obiettivo è alleggerire la pressione su lavoratori imprese con un intervento sui grandi patrimoni, insieme alla reintroduzione dell'Ici sulla prima casa che è praticamente sicura. Anche la lotta all'evasione ripartirà nelle intenzioni del governo.
L'altro nodo è come realizzare l'aumento di età pensionabile, chiesto ancora dalla Ue. L'ipotesi sul tavolo è sempre abolire le pensioni di anzianità , ma con Monti potrebbe arrivare un approccio più "laico" alla questione, considerando che con il veto della Lega i numeri parlamentari si affidano principalmente all'opposizione.
Poi c'è la patrimoniale. Confindustria ha già indicato una soglia di esenzione e un'aliquota massima contenuta, nel concreto bisogna vedere come applicare il prelievo convincendo i partiti in Parlamento (soprattutto il Pdl contrario).
A chiedere subito la patrimoniale è tornata oggi la Cgil. "Per fare dell'equità sociale bisogna partire dalla redistribuzione fiscale, e quindi dall'imposta patrimoniale, sulle grandi ricchezze, da una condizione che liberi risorse per il lavoro". Così il segretario generale, Susanna Camusso. "Ascolteremo ciò che il presidente intende fare - ha detto - ma sottolineeremo che le ricette presentate fino ad ora non sono ricette utili. L'Italia ha bisogno di un'altra politica economica, che si basi innanzitutto sull'equità sociale e sulla possibilità di crescere". Camusso ha poi chiesto una componente femminile nella squadra di governo: "Sarebbe estremamente negativo un governo di soli uomini, uomini della cintura milanese".
A seguire Monti potrebbe affrontare le altre misure annunciate: liberalizzazioni, privatizzazioni, il piano di dismissione dei patrimoni dello Stato. Vista la situazione economica, si profila anche il taglio ai costi della politica. Adesso, come primo passo, si aspetta il giuramento e la nomina dei ministri.
Di rassegna.it
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.