Il Giornale di Vicenza perde altri lettori, il network VicenzaPiù dà più informazioni
Domenica 23 Dicembre 2012 alle 21:32 | 7 commenti
La crisi di gran parte della stampa quotidiana cartacea non accenna a diminuire e non ne è esente il maggior quotidiano locale pur operando in regime di quasi monopolio anche pubblicitario. A ottobre le vendite di copie de Il Giornale di Vicenza sono scese di altre 583 copie con un ulteriore meno 1,9% rispetto a settembre, il cui dato assoluto e percentuale era stato, comunque, peggiore (meno 1.537 copie vendute e meno 4,7%) anche se riferito ad agosto che pure doveva essere un mese "morto".
Col calo di ottobre le copie vendute de Il Giornale di Vicenza sono scese da 31.215 a 30.632 su una popolazione adulta della provincia (il possibile target di lettori e, quindi, anche pubblicitario) di ben oltre 20 volte superiore. Più contenuto, ovviamente, il calo della diffusione (vendite più omaggi) che alle 1.556 copie perse a settembre aggiunge le "solo" 306 perse a ottobre che fanno scendere i quotidiani "messi in mano" ai lettori (tra vendite in calo e omaggi in aumento) dai 36.083 di settembre ai 35.777 di ottobre.
Se si considera che Prima Comunicazione, il mensile che pubblica i dati ufficiali di vendite e diffusione dei media italiani, lo fa utilizzando i «dati medi dichiarati dall'editore e pubblicati sotto la sua responsabilità », non ci può essere contestazione alcuna visto che la fonte è l'editore stesso e non consiste, come avveniva in passato, in dati rilevati in maniera indipendente.
Tutto questo, dicevamo, in una situazione di sostanziale monopolio pubblicitario con aziende pubbliche come il gruppo Aim che fanno convergere i loro investimenti (?) su quel mezzo e sulla cugina televisiva Tva, con ciò compromettendo le residue speranze di libera concorrenza e libera informazione locali visto che il giornale non solo è di proprietà di Confindustria (Vicenza e Verona) ma attinge ai fondi pubblici per la stampa e "brucia" i concorrenti (Il Gazzettino con le sue pagine locali e Il Corriere del Veneto edizione di Vicenza allegato a Il Corriere della Sera) anche in virtù, scrivevamo anche il 19 novembre scorso, «del gioco di sponda della politica commerciale del suo foglio gratuito "In Città ", le cui tariffe pubblicitarie sono da campagna Conad del sottocosto pur di togliere spazio ai concorrenti».
Eppure la crisi di vendite e di contatti del quotidiano diretto da Ario Gervasutti è certificata anche dai dati Audipress 2012/II per i lettori medi (sono quelli che leggono il giornale, comprato da una persona, ma letto anche mediamente non solo da quella, vedi nei locali pubblici, negli uffici e in famiglia). Le rilevazioni dal 9 gennaio al 25 marzo 2012 per il primo ciclo 2012 e dal 2 aprile all'8 luglio 2012 per il secondo ciclo 2012 col meno 13,1% di lettori fotografavano la peggiore performance di un quotidiano locale in Italia.
E allora noi, pur operando con i nostri "anomali" quindicinali VicenzaPiù e BassanoPiù, siamo felici di annunciare che dalle 11.000 copie di diffusione solo per il cartaceo e dagli oltre 800 abbonati (tra gruppi e online) passeremo dai prossimi numeri di gennaio ad almeno 13.000 giornali distribuiti mentre sul web, già da pole position e da podio tutti i giorni e a tutte le ore della giornata, abbiamo attivato già altri investimenti aumentando i collaboratori di tre redazioni, invece che l'unica iniziale, per 5 testate online che ora sono ancora più vicine alle fonti e ai lettori perchè comprendono anche SchioThienPiu.com e ArzignanoPiu.com oltre alla storica VicenzaPiu.com e alle consorelle BassanoPiu e MontecchioPiu.com. E poi...
E poi ... Poi altre novità le conoscerete da gennaio.
Scriveremo, intanto, per voi anche nei giorni di festa.
Perché per noi la Festa è poter informare. In maniera indipendente e senza contributi pubblici ma grazie a tutti voi lettori e alle aziende ed enti che usano i nostri media per farsi pubblicità e non per fare i "direttori" aggiunti.
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