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Il Gioiello di Vicenza attraversa il centro storico e arriva a Monte Berico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 4 Settembre 2015 alle 11:53 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza
Per il terzo anno consecutivo il Gioiello dei vicentini attraversa il centro storico della città attraverso il percorso storico fino a Monte Berico, interrotto nel 1797 dalla distruzione dell’opera da parte delle truppe napoleoniche in Italia. L’ex voto d’argento “per la ritrovata armonia sociale”, promosso dall’Associazione il Gioiello di Vicenza, riporta il simbolo della città per le strade del centro storico, per raggiungere il santuario di Monte Berico in occasione della tradizionale processione dedicata alla Madonna.

Quanti vorranno accompagnare il simbolo della città di Vicenza attraverso il percorso storico si daranno appuntamento alle ore 19.30 di lunedì 7 settembre di fronte alla chiesa di S.Vincenzo, dove padre Giuseppe Zaupa, priore di Monte Berico, impartirà la benedizione ai presenti e al Gioiello sostenuto dagli 8 portantini e i 2 gonfalonieri, rigorosamente con la toga dell’Associazione di azzurro e argento. Quest’anno il Gioiello sarà portato in processione da otto componenti del Consiglio della Sezione 1 Centro Storico della Confcommercio di Vicenza, tra i quali il presidente Stefano Soprana.

Il Gioiello e il Gonfalone rimarranno esposti sull’altare maggiore del Santuario di Monte Berico per tutto martedì 8 settembre, nel corso delle numerose celebrazioni.

Quest’anno il pubblico internazionale di Expo 2015 ha avuto modo di apprezzare l’incredibile lavoro dell’opera, grazie alla sua esposizione presso il padiglione di casa Italia, avvenuta tramite la premiazione dell’argentiere Carlo Rossi al Confartigianato Design Award.


INFORMAZIONI:

Il progetto del “Gioiello” ha coinvolto in 4 anni 200 donatori, commercianti, aziende e istituzioni per riportare alla conoscenza e poi alla ricostruzione del voto per onorare la patrona di Monte Berico di un modello ideale della città, che «ha da durar perpetuamente et di andar in processione» secondo le parole del consiglio cittadino ai primi mesi del 1577 quando il modello venne eseguito con il parere «de molti eccellentissimi maestri de Venetia et di messer Andrea Palladio» (Barbieri 1980, p. 162). Nonostante le razzie di preziosità perpetrate nelle campagne d’Italia di Napoleone, quel voto è stato rispettato, dato che sono bastati sei dipinti ad olio conservati in altrettanti istituti, un concorso vinto dall’Arch. Romano Concato nel 2010, per fare si che non tutto fosse perduto. A questa capacità progettuale va aggiunta la straordinarietà dell’intero sistema dell’oreficeria vicentina, capace di ricostruire un oggetto antico partendo dalle nuove stampanti 3D PLM della Legor Group, con le finiture secondo tradizione del maestro argentiere Carlo Rossi e aggiungendo a queste elementi di ricercatezza come la piccola “Rua”in oro di Chimento Gioiellieri o il quadrante della torre Bissara in smalto di Oreficeria Soprana, senza contare quanti hanno saputo eseguire le stesse viti in argento massiccio, le targhe incise, nonché la base di sostegno per il Museo Diocesano, dove il Gioiello è sempre esposto al pubblico.

Il Gioiello di Vicenza è rinato con il patrocinio dalla Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Vicenza e Bassano d.G., Museo Diocesano di Vicenza, Confartigianato Vicenza, FAI Fondo Ambiente Italiano-del. di Vicenza, Le Botteghe Storiche di Vicenza ed è promosso da Comitato per la Rua, Diocesi di Vicenza - Ufficio per i Beni Culturali, Festival Biblico, Gioielleria Soprana, Pro Loco Postumia, VAGA – Ass. giovani architetti della provincia. Con il sostegno di Argenteria Rossi, Vi1544, Legor Group S.p.A., Torneria Nicoletti, Chimento Gioielli, Visentin Casa, Corà Timber, Caoduro S.p.A., Arte Ricamo S.n.c., AreaArte.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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