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Il documento nel 2012 dei sindacati dei dipendenti BPVi contro la sottoscrizione e vendita di azioni proprie e contro le baciate: perchè allora continuarono a piazzarle?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 7 Gennaio 2018 alle 11:13 | 0 commenti

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Che fosse noto a molti, gran parte dei media locali a parte, quanto di "brutto" stesse avvenendo specialmente negli anni 2000 nella ormai fu Banca Popolare di Vicenza è risaputo. E all'ultima assemblea vicentina della associazioni di ex soci BPVi (e Veneto Banca) è stato rivelato pubblicamente anche un documento di metà 2012 di "protesta" dei sindacati dei dipendenti contro il modo di "piazzare" titoli chiesto (non diremmo "imposto" per quello che segue) dai vertici dell'Istituto ai propri bancari. Chiesto e non imposto perchè, come risulta dai fatti, dopo quel documento i dipendenti o gran parte di loro continuarono (per conseguire i premi o per ignavia?) a beffare i clienti che si fidavano della banca per loro tramite.

E allora il documento, che pubblichiamo, integralmente, appare come una sorta di alibi etico precostituito contro la sottoscrizione e la vendita di azioni proprie oltre che contro la pratica delle baciate, di cui si parla chiramente a confrma che esistevano da tempo: un'altra brutta pagina della storia di Vicenza scritta prima dei deu aumenti di capitale truffa del 2013 e del 2014.

 

Oggetto del documento sindacale datano 2012: Attività di negoziazione delle azioni di propria emissione.

Le scriventi richiamano l' Azienda al rigoroso rispetto delle norme che regolano l'attività di negoziazione delle azioni di propria emissione, affinché le procedure interne, le prassi aziendali e le direttive commerciali impartite ai dipendenti in ogni loro forma, siano sempre coerenti con le norme di etero regolamentazione (leggi normative) e di autoregolamentazione (circolari, normative aziendali) in materia.

Deve essere pertanto garantito e salvaguardato, da parte dei vertici aziendali, il principio enunciato nel Manuale Soci in base al quale "in nessun caso gli addetti alle filiali promuovono di propria iniziativa l'investimento in Azioni BPVi. La Banca non prevede alcuna forma di incentivo alla rete di vendita in relazione all'attività di collocamento o vendita delle Azioni, né include le stesse all'interno di campagne commerciali"

In particolar modo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione nella sua seduta del 2 maggio u.s. ha ridefinito la natura delle azioni di propria emissione qualificandole nel novero degli "strumenti finanziari", assoggettandole alle regole previste dalla Direttiva MIFID.
Deve essere necessariamente rettificato in tal senso l'ALLEGATO 1 del MANUALE SOCI con la tabella riepilogativa che dettaglia le diverse casistiche per l'esecuzione del test MIFID cassando l'ipotesi che prevede "casi di sollecitazione o promozione dell'acquisto" perché configura un rischio di non conformità alle norme.

Le scriventi diffidano altresì l'Azienda dal mettere in atto prassi aziendali in palese violazione dell'art. 2358 c. 1 del Codice Civile, che recita:" la società non può accordare prestiti, né fornire garanzie per l'acquisto o la sottoscrizione delle azioni proprie".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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