Veneto Banca targata Atlante e Viola riconobbe 16 milioni di euro ai Ferrarini e a loro gruppo: chi risponderà? E chi ne risponderà se la transazione rientrasse nel reato di "bancarotta preferenziale"?
Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 16:01
Ha dell'incredibile un documento che riguarda la gestione di Veneto Banca ben dopo l'epoca, criminalizzata da Bankitalia & c., di Vincenzo Consoli e con in sella Atlante, il fondo che, sembra sempre più ipotizzabile, ha aperto la strada all'affare di inizio terzo millennio per Intesa Sanpaolo: è l'atto transattivo tra la famiglia Ferrarini (il gruppo reggiano dei prosciutti) e Veneto Banca. Ai signori Ferrarini la banca riconosce la bellezza di 16,5 milioni di euro (dovuti?) ma la cosa stupefacente è la data dell'atto transattivo: 31 maggio 2017. L'operazione ha dell'incredibile per non poche ragioni che proviamo ad illustrarvi chiedendo chiarimenti a chi è interessato.
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"Debiti o crediti?" n. 2, Belluco e Zanellato: cosa sono le baciate e le GACS, come si contesta un NPL e come si verifica l'usura
Giovedi 8 Novembre 2018 alle 11:07Â
Alla nostra rubrica di informazione ed "educazione finanziaria" Finanza Più in Chiaro condotta con Giancarlo Marcotti abbiamo affiancato da poco in collaborazione col gruppo Risparmiatori informati uniti un altro appuntamento periodico con i nostri lettori e video utenti con "Debiti o crediti?", una rubrica condotta con Alfredo Belluco, presidente di Confedercontribuenti Veneto, che ha l'intento di metterli in guardia contro i possibili abusi di alcune banche e di una parte del mondo della finanza. Sono abusi che nascono da veri e proprie reati come l'usura una delle fonti principali dei debiti presunti.Â
Continua a leggereFinanziamento baciate, Tribunale Venezia: nel giudizio nei confronti di una delle banche venete poi in l.c.a. riassunzione nei confronti di Intesa Sanpaolo e chiamata in causa di SGA
Domenica 16 Settembre 2018 alle 11:39
Si riporta (Unijuris) daTribunale di Venezia, Sez. Spec. per Materia d'Impresa, 06 giugno 2018 - G.I. Alessandra Ramon.
Nel giudizio, promosso da un azionista di una delle banche venete successivamente assoggettate, ai sensi del decreto-legge n. 99 del 25 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 121, a liquidazione coatta amministrativa (giudizio volto al riconoscimento della nullità della concessione di un prestito finalizzato, in violazione dell'art. 2358 c.c. all'acquisto di azioni della stessa finanziatrice), va disposta, al fine di accertare in contradditorio fra tutte le parti, in via pregiudiziale, quale risulti essere il soggetto passivamente legittimato alla lite, la chiamata in causa, essendo la riassunzione precedentemente già avvenuta nei confronti di Banca Intesa, quale cessionaria, ai sensi dell'art. 3 di quello stesso decreto, dell'azienda, anche di S.G.A. S.p.a., quale società -veicolo cessionaria, ai sensi dell'art. 5, dei crediti deteriorati di quella banca, a maggior ragione avendo la causa verosimilmente ad oggetto crediti in sofferenza. (Pierluigi Ferrini)
Continua a leggerePer le 'baciate' è chiamata in causa anche la SGA cessionaria dei crediti della BPVi in Lca
Giovedi 19 Luglio 2018 alle 22:58
Il giudice Bianca Maria Biondo della I sezione civile del tribunale di Vicenza ha autorizzato, con decisone del 12 luglio 2018, per "l'estensione del contraddittorio... la citazione di SGA S.p.a." fissando "la comparizione delle parti avanti a sé e la trattazione della causa la nuova udienza del 21 dicembre 2018...". Il giudizio era stato promosso dal socio di Banca Popolare di Vicenza verso l'Istituto ora in Liquidazione Coatta Amministrativa chiedendo la "declaratoria di nullità dell'operazione di finanziamento concesso dalla Banca per l'acquisto di azioni proprie (cd. "baciate")".
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Giuseppe Nardini e la BPVi: fu detronizzato nel 1996 da parte di Zonin e sappiamo come è andata a finire
Lunedi 30 Aprile 2018 alle 19:51
Da Nardini a Zonin, ovvero la deriva della vi-cen-ti-ni-tà , di Roberto Brazzale* da VeneziePost.
Rendere omaggio alla figura di Giuseppe Nardini senza ricordarne il ruolo quale presidente della Banca Popolare di Vicenza sarebbe un errore. Nardini fu detronizzato nel 1996 da parte di Gianni Zonin durante una drammatica assemblea nella quale si fronteggiavano due fazioni e due piani diversi di concepire il futuro dell'istituto. Mentre Nardini aveva capito che era giunto il momento di rinunciare alle velleità cittadine o provinciali, Zonin spingeva verso la permanenza di una indipendenza vicentina. Oggi sappiamo come finirono le cose.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, giornata impegnativa a Venezia per le associazioni unite per il Fondo: fare presto per le vittime di reati finanziari e per i fidi cancellati
Venerdi 20 Aprile 2018 alle 21:20
Si inizia alle ore 10 presso la Prefettura di Venezia dove il Prefetto di Venezia Carlo Boffi e il Direttore della Banca d'Italia sede di Venezia Paolo Ciucci, ha incontrato una delegazione di Uniti per il Fondo: Patrizio Miatello, Franco Conte ed il prof. Rodolfo Bettiol con Loris Mazzon. Presenti l'on.le Dario Bond, che sta promuovendo il Gruppo interparlamentare sulle Banche, l'on.le Raffaele Baratta, il senatore Andrea Ferrazzi che ha promosso l'incontro. Miatello ha fatto presente l'urgenza di decine di migliaia di fidi che avendo perso la garanzia delle azioni delle due ex banche in liquidazione ora sono a rischio.
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Banca Popolare di Vicenza, Corte d'Appello di Venezia: funzionari imputabili per le irregolarità nei finanziamenti baciati
Martedi 17 Aprile 2018 alle 20:35
Con una sentenza del 20 febbraio 2018 la Corte d'Appello di Venezia, Pres. Rel. Paola Di Francesco, ha respinto l'opposizione alla sanzione comminata dalla Consob ad un ex funzionario della Banca Popolare di Vicenza per irregolarità comportamentali nei finanziamenti concessi dall'istituto alla propria clientela, esclusivamente finalizzati all'acquisto delle azioni di propria emissione le cosiddette baciate), "in assenza delle cautele dei presidi di correttezza e trasparenza, che hanno portato ad una grave alterazione del processo decisionale di investimento", come si legge su Diritto bancario che utilizziamo come fonte preminente.
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GdF e possibili "affari" di Gianni Zonin con BPVi oltre che con la Roi. Gianfanco Pavan, Palazzo Repeta ex Bankitalia e Annalisa Lombardo: dubito, dubito sempre e fortissimamente dubito
Martedi 3 Aprile 2018 alle 00:15
Pubblicato il 2 aprile alle 22.17, aggiornato il 3 alle 0.15. «Opere d'arte vere o false di Gianni Zonin: il rapporto GdF su loro "sospetta" provenienza e su possibile lucro dell'ex presidente di BPVi e Roi. Anche su immobili e su Palazzo Repeta di Bankitalia. Ma per GdF Annalisa Lombardo è ignota...»: in questo nostro articolo di lunedì scorso 26 marzo, dopo aver ricordato che su alcuni beni, tra quelli trovati o meno in occasione dei sequestri disposti a carico di Gianni Zonin, «sarebbero tuttora non chiuse le indagini su possibili sottrazioni con varie modalità alla Fondazione Roi, di cui abbiamo scritto e di cui manca l'inventario...» trascrivevamo integralmente un documento della GdF.
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BPVi e Veneto Banca: truffe, veleni e "derivati" elettorali. Da Intesa Sanpaolo citata a Roma ma non a Vicenza a Cristina Rossello, "la Boschi" di Forza Italia
Sabato 17 Febbraio 2018 alle 01:15
Dopo il pirotecnico tour de force della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche a pochi giorni dall'indizione dei comizi elettorali, sembrava che il tema, sempre caldo e spinoso nella sensibilità dei cittadini-elettori - anche quando non direttamente toccati, né parenti o amici delle centinaia di migliaia di vittime - fosse passato in secondo piano. Su Maria Elena Boschi, figura simbolo del presunto aiuto dato dal governo ai banchieri responsabili dei crac miliardari, o quanto meno della contiguità anche fisica di interessi in conflitto (quello dei banchieri appunto e quello della cosa pubblica da amministrare nell'interesse di tutti), si era già detto di tutto, anche se, nei tanti collegi dello stivale, da Bolzano a Ragusa, in cui l'ex ministra è candidata, ogni giorno c'è sempre qualcuno a ricordarglielo.
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Estratti-conto da brivido per ex BPVi e Veneto Banca, CorVeneto: per avv. Calvetti «Intesa rivuole i prestiti dai soci finanziati»
Giovedi 1 Febbraio 2018 alle 11:14
Ex popolari, Intesa Sanpaolo manda estratti-conto da brivido ai soci finanziati. Il caso si sta aprendo in questi giorni, dopo la migrazione informatica che ha trasferito da dicembre 1,4 milioni di conti correnti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sui computer di Intesa, e alla vigilia del passaggio dei crediti deteriorati dalle liquidazioni delle venete alla Sga, con l'inizio della gestione, atteso per l'inizio di febbraio, dopo il decreto del Tesoro. A sollevarlo è l'avvocato Sergio Calvetti, tra i più attivi sul fronte del tentativo di trovare una via d'uscita legale per risarcire i soci che hanno perso tutto con le azioni delle due popolari, e che ha accumulato 4.700 assistiti.
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