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BPVi e Veneto Banca, giornata impegnativa a Venezia per le associazioni unite per il Fondo: fare presto per le vittime di reati finanziari e per i fidi cancellati

Di Note ufficiali Venerdi 20 Aprile 2018 alle 21:20 | 0 commenti

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Si inizia alle ore 10 presso la Prefettura di Venezia dove il Prefetto di Venezia Carlo Boffi e il Direttore della Banca d'Italia sede di Venezia Paolo Ciucci, ha incontrato una delegazione di Uniti per il Fondo: Patrizio Miatello, Franco Conte ed il prof. Rodolfo Bettiol con Loris Mazzon. Presenti l'on.le Dario Bond, che sta promuovendo il Gruppo interparlamentare sulle Banche, l'on.le Raffaele Baratta, il senatore Andrea Ferrazzi che ha promosso l'incontro. Miatello ha fatto presente l'urgenza di decine di migliaia di fidi che avendo perso la garanzia delle azioni delle due ex banche in liquidazione ora sono a rischio.

Sullo sfondo il piano inclinato di ricerca di finanziamenti a tasso usuraio o la perdita di capannoni, con effetti tragici sull'occupazione sull'economia non solo Veneta.

Il Prof. Bettiol ha richiamato la necessità di rendere operativo "in fretta" il Fondo perché le altre vie giudiziarie sono complesse, a rischio e costoso oltre alla drammaticità dei tempi lunghi.

Loris Mazzon ha sottolineato che l'esigenza di legalità sia una delle condizione del "risarcimento" e per prevenire situazioni simili. Ha denunciato come il fenomeno delle operazioni baciate sia arrivato sino operazioni di micro-finanziamento per tante migliaia di persone di fatto indotte ad acquisti di azioni, e costrette a pagare il prestito per 5 anni... L'incontro di questa mattina ha messo il punto sulla gravità estrema della situazione.

I parlamentari hanno ribadito l'impegno di fare in fretta, di fare squadra tra veneti a prescindere dalle appartenenze politiche.
Ha ricevuto il consenso di tutti la proposta del senatore Ferrazzi di attivare un "Osservatorio veneto" guidato dal Prefetto con la presenza di Banca d'Italia e degli altri soggetti la cui partecipazione è importante: Regione, Rappresentanza delle Associazioni dei risparmiatori traditi, Associazioni di categoria, Abi e altri soggetti. Sia il Prefetto sia il Direttore Ciucci hanno dato ampia disponibilità. Già dal prossimo mese si costituirà il primo tavolo.
Tale Osservatorio dovrà sovrintendere e indirizzare la questione banche, dal Decreto per la costituzione del Fondo per i Risparmiatori azionisti, già votato in Finanziaria, al dramma delle famiglie e delle imprese venete che si vedono recapitare dalle banche in questi giorni ordini di rientro dai fidi ingestibili, essendo dunque "cornuti e mazziati.
Da parte di tutti vi è stato un grande spirito di partecipazione e voglia di fare squadra per rendere giustizia a famiglie e imprese venete e per ricreare un minimo di fiducia che è stata duramente messa alla prova dalle scelleratezze compiute.
L'incontro ha conseguito un importante effetto: il Prefetto, sentito il Direttore di banca D'Italia di Venezia, invierà una indicazione ufficiale sulla necessità di pubblicare il decreto di attuazione della norma istitutiva del Fondo senza paletti. 

E' il riconoscimento che il dialogo può portare a risultati, anche se la mobilitazione deve sempre alta.

Alle 13,30 la delegazione delle associazioni Uniti per il Regolamento norme attuative del Fondo subito

a Palazzo Ferro Fini si è incontrata con consiglieri regionali Luciano Sadonà, Franco Gidoni e Claudio Sinigaglia e con i parlamentari già presenti in Prefettura.

Anche qui da parte della Regione Veneto c'è stata una conferma a operare per dare un'indicazione forte e immediata perché si proceda sulla via del Fondo con le norme attuative senza paletti.

I risparmiatori sono stati prigionieri delle banche dal 2013: infatti da allora per i comuni mortali era pressoché impossibile vendere e hanno assistito alla dissoluzione senza poter intervenire.

Patrizio Miatello ha consegnato ll documento riguardante I punti delle linee guida del fondo e una proposta per un nuovo Fondo Veneto Salva Imprese

Ricordando quanto segue :
1) Con i procedimenti per aggiotaggio e ostacolo della vigilanza la procura di Roma e Vicenza si è limitata a indagare dal 2012 al 2014, la situazione legale molto incerta rischia di avere ulteriori risvolti negativi per i risparmiatori già traditi, diventa pertanto necessario che il lavoro di indagine venga ampliato anche per gli anni precedenti almeno dall'anno 2001 con il supporto di una consulenza tecnica di professionisti atta a verificare come sia stata attuata questa colossale truffa di massa nei confronti dei risparmiatori vittime innocenti, in modo da verificare approfonditamente le possibili responsabilità degli Amministratori, di Banca d'Italia, Consob e Revisori contabili.

2) Abbiamo acquisito tutti i documenti della Procura di Roma appena concluse le indagini per Veneto Banca il 29/12/2016, per Banca Popolare di Vicenza abbiamo ottenuto l'autorizzazione dal GIP ma per tutti i fascicoli la spesa è di oltre € 90.000,00. Diventa necessario e fondamentale un vostro intervento atto ad acquisire tutti i fascicoli dalla Procura di Vicenza per Banca popolare di Vicenza senza costringere i risparmiatori a ulteriori esborsi.

3) La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche Venete, con la relazione finale ha confermato che questa triste vicenda ha causato danni incalcolabili creando delle vittime innocenti del risparmio tradito, mettendo in discussione i controlli del sistema bancario da parte di Banca d'Italia e Consob che non sono riusciti a svolgere il loro compito di prevenzione per tutelare i risparmiatori, diventa pertanto necessario che la stessa porti a termine questa attività fondamentale con il fine di porre i dovuti rimedi.

4) Fondo risparmio tradito

Con legge 27/12/2017 n.205 commi 1106-1109 Fondo di ristoro Finanziario Gazzetta Ufficiale il 01/01/2018, è stato istituito il fondo di ristoro finanziario le norme attuative del fondo hanno scadenza 90 gg dovranno essere scritte entro il 30/03/2018, abbiamo preparato assieme alle maggiori associazioni delle linee guida e consegnate a tutti i candidati premier delle elezioni del 04/03/2018, diventa fondamentale che tali norme di attuazione vengano attuate nel giro di qualche giorno in modo da semplificare l'accesso al fondo ai risparmiatori traditi senza paletti, senza complicazioni o limiti in quanto alimentati dai conti dormienti con capienza di miliardi destinati alle vittime finanziarie come previsto dalla legge 266/2005.

Emergenza delle posizioni in contenzioso riguardante risparmiatori e imprese traditi incastrati con fidi o mutui che a causa della mancata vendita delle quote azionarie, con la perdita del valore sono stati trasformati loro malgrado in debitori di Banca Intesa San Paolo o di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza L.C.A. , si chiede intervento con un tavolo di lavoro per l'immediata sospensione degli interessi applicati al 20,45 % e delle esecuzioni in corso.

Diventa estremamente necessario fare partire un tavolo al quale lavorare per la messa in sicurezza del grave rischio che il nostro sistema economico produttivo possa avere delle conseguenze irreparabili.

 

Associazioni Unite per il Fondo
Portavoce Patrizio Miatello

CODACONS Franco Conte
ADUSBEF Fulvio Cavallari
Adiconsum Valter Rigobon in delega
Federconsumatori Giovanna Capuzzo
Adoc Sergio Taurino
Azione Vitale Dario Pozzobon
Azzerati 4 Banche Milena Zaggia
Lega Consumatori Erica Zanca
Confedercontribuenti Alfredo Belluco Muzio Gianfranco
Ignazio Conte
Unione Nazionale Consumatori Antonio Tognoni in delega
Casa del consumatore
A.N.L.A. Lando Ambruzzoni Senior Italia già Federanziani Veneto Vincenzo Giglio
Apindustria Veneto Ivan Palasgo
Consumatori Attivi Emi Puschiasis Sabbadini Ernesto Raffaele Bizzozer Denise di Brazzà
Ezzelino III da Onara Giustizia Risparmiatori Patrizio Miatello
Prof. Avv Rodolfo Bettiol
Tri. Loris Mazzon
Francesca Scatto
Carpin Franco
Grubissa Flavio
On. Raffaele Baratto
On. Bond Dario
Sen. Ferrazzi


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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