Il discorso di Alessandra Moretti davanti a Renzi: "mettere da parte le divisioni"
Domenica 3 Maggio 2015 alle 14:37 | 0 commenti
Pubblichiamo il testo integrale del discorso pronunciato da Alessandra Moretti dal palco del teatro Toniolo davanti al premier Matteo Renzi
Voglio iniziare il mio intervento, citando le parole che Veltroni usò al Lingotto di Torino per definire cosa sarebbe dovuto essere il nostro partito. Disse: “Il Partito democratico è il partito dell'innovazione, del cambiamento realistico e radicale, della sfida ai conservatorismi, di destra e di sinistra, che paralizzano il nostro Paese.
Il Partito democratico è un partito aperto che si propone, perché vuole e ne ha bisogno, di affascinare quei milioni di italiani che credono nei valori dell'innovazione, del talento, del merito, delle pari opportunità .". Questo disse Veltroni.Â
Il nostro partito se non vuole rinunciare ad essere se stesso, non può abbandonare la missione riformatrice che ne è elemento costituente.
Milioni di italiani, nell’ultime elezioni europee, hanno affidato a Matteo Renzi e al nostro partito la speranza e la necessità di una profonda riforma del paese, speranza che non può e non deve essere tradita.
Con un centrodestra dissolto, ostaggio di un populismo becero e pericoloso come quello di Matteo Salvini, tocca a noi, assumerci insieme, tutti insieme, la responsabilità di cambiare questo paese.
Siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di cambiare.
Siamo noi che dobbiamo mettere da parte le divisioni, perché solo noi possiamo essere promotori di quel "cambiamento realistico†di quella "sfida ai conservatorismi di destra e di sinistra†di cui parlava Veltroni.
Siamo di fronte a due sfide, la prima quella di governare e riformare il paese per portarlo di nuovo verso un orizzonte di benessere, prosperità economica e giustizia sociale. Una sfida in cui Matteo Renzi è impegnato insieme al Partito Democratico.
La seconda sfida, quella che mi e ci vede protagonisti, far conoscere a questa regione un’alternativa a 20 anni di centrodestra.
Sembrava impossibile quando siamo partiti. Ora l’impossibile è diventato davvero possibile. Ora è arrivato il momento di dar voce alla speranza e alla buona volontà , contro la paura e l’insicurezza con cui pensano di guadagnare voti Zaia e Salvini.
Il Veneto ne ha abbastanza, noi ne abbiamo abbastanza di chi è sempre pronto a scaricare la colpa su altri.
Se saremo uniti, se saremo NOI per primi ad avere “il coraggio di cambiare†i Veneti lo capiranno e ci daranno fiducia".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.