Il confronto sul miglioramento dei collegamenti ferroviari Vicenza-Schio
Venerdi 2 Agosto 2013 alle 16:30 | 0 commenti
Regione Veneto - Le problematiche e le iniziative per migliorare il collegamento ferroviario tra Schio e Vicenza, nel contesto del cadenzamento del trasporto pubblico su ferrò che partirà a dicembre, sono stata al centro del confronto avvenuto stamani a Dueville con i sindaci dei Comuni interessati al tracciato.
La riunione fa seguito all’audizione sul cadenzamento avvenuta con gli enti locali vicentini alla presenza con l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, durante la quale erano state messe in luce possibili criticità da risolvere sulla linea oggi al centro del confronto.
I tecnici regionali hanno ribadito teoria e sostanza del cadenzamento, che significa treni a orari certi e ripetitivi che corrono lungo la linea nell’arco della giornata. Rispetto al problema delle ore di punta, con particolare riferimento al pendolarismo scolastico, il servizio verrà rinforzato con alcuni cosiddetti “treni spotâ€. A proposito del trasporto degli studenti, i sindaci si sono riservati di coinvolgere anche i dirigenti dei plessi scolastici di Vicenza per una verifica sulla possibilità di migliorare ulteriormente il sistema.
Si è anche parlato della esigenza di riorganizzare la mobilità pubblica locale su gomma, coordinandola con quella ferroviaria, in modo da modulare i diversi modi di trasporto realizzando una integrazione funzionale. L’efficacia generale del cadenzamento ferroviario è infatti strettamente legata anche al riordino del trasporto su strada, che potrà essere effettuato peraltro in maniera più efficace una volta “collaudato†e tarato il cadenzamento su ferro.
Per guadagnare circolazione e sui tempi di percorrenza, i sindaci richiederanno inoltre alla regione interventi tecnici puntuali sulla rete, per migliorare ad esempio gli incroci che oggi non sono all’altezza di risultati ottimali. Nell’occasione si è infine parlato dello stato di degrado di alcune stazioni, tema ben presente alla Regione che ha sottoscritto con Rete ferroviaria Italiana un accordo per dare gli edifici non utilizzati e impresidiati in comodato d’uso gratuito agli enti locali, i quali devo trovare una finalizzazione agli spazi che vorranno richiedere.
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