Comunicato - appello dei consiglieri comunali Giacomo Possamai, Sandro Pupillo e Tommaso Ruggeri sul tema della BPVi e di Veneto Banca
Martedi 13 Giugno 2017 alle 21:31 | 0 commenti
Nel dicembre dello scorso anno, scrivono nella nota che pubblichiamo Giacomo Possamai, capogruppo del PD, Sandro Pupillo, capogruppo della lista civica per Achille Variati, e Tommaso Ruggeri , consiglieer della stessa lista, sul tema delle popolari venete.assieme a molti altri Consiglieri Comunali, avevamo firmato un ordine del giorno, presentato al termine di un dibattito in aula sulla situazione della Banca Popolare di Vicenza alla presenza di Gianni Mion, all'interno del quale erano indicate alcune azioni a nostro giudizio necessarie per restituire un futuro all'istituto di via Battaglione Framarin.
Tra le altre, vogliamo ricordare l'individuazione di modalità che consentissero ai soci della banca di recuperare una parte significativa dell'ingente capitale dissipato, utilizzando al meglio il Tavolo di Conciliazione; la salvaguardia, nei limiti del possibile, del credito e degli affidamenti alle imprese per contenere il più possibile riflessi finanziari negativi; la tutela dei posti di lavoro, procedendo con politiche di ristrutturazione graduali e concertate con i sindacati; l'azione di responsabilità nei confronti della precedente gestione della banca.
Molte delle questioni sollevate sono distanti dall'essere risolte. Anzi, stiamo forse vivendo le ore più drammatiche nella storia delle banche venete.
Non è ancora chiaro come si concluderà il braccio di ferro tra lo Stato e le istituzioni europee, estremamente restie nel concedere margini di flessibilità per operare un salvataggio della banche a trazione pubblica.
Il rischio del bail-in è sempre più concreto: sarebbe probabilmente la più grande tragedia economica mai sperimentata sul nostro territorio, con ripercussioni enormi sui soci, i risparmiatori e le imprese, con rischi incalcolabili in termini di perdita di posti di lavoro e di depauperamento patrimoniale per la nostra Provincia.
Sembra quasi che in molti di noi non ci sia nemmeno una reale comprensione di quale portata avrebbe questa situazione: solo a titolo di esempio, non è assolutamente escluso (perché la normativa in questione sarebbe applicata per la prima volta e sul punto non è chiara) che, in caso di bail-in, venga richiesto il rientro immediato di tutti gli affidamenti e i prestiti operati dalle banche. Le stime più prudenti parlano di circa 30 miliardi di euro, escludendo sofferenze e crediti incagliati, che in gran parte andrebbero chiesti alle nostre imprese, mettendole in ginocchio.
La situazione è gravissima e merita un'azione straordinaria.
Abbiamo intanto presentato in Consiglio Comunale una domanda d'attualità , a seguito degli appelli inviati al Governo dai sindaci Variati e Manildo e dal presidente della Camera di Commercio Mariani, per sollevare l'attenzione delle istituzioni cittadine sulla questione e sottolineare come siamo davvero arrivati all'ultima chiamata.
Crediamo che il salvataggio delle banche venete debba essere posta in testa all'agenda politica di tutti i riferimenti istituzionali del nostro territorio: dai Sindaci al Presidente della Regione, passando per i nostri parlamentari. E' questa la vera emergenza e serve concentrare tutti i nostri sforzi su questo obiettivo.
Chiediamo quindi a tutti coloro che hanno responsabilità di peso nella nostra Regione di fare fronte comune nei confronti del Governo e delle istituzioni comunitarie e di mettersi in testa ad una vera e propria battaglia che il nostro territorio deve combattere con spirito di unità .
Troppe volte abbiamo sottolineato come il Veneto abbia pagato dazio sui tavoli nazionali perché non in grado di arrivare con una voce comune: questa volta non ce lo possiamo permettere.
Per questo vogliamo portare il dibattito e l'appello in tutte le sedi istituzionali, a partire dal Consiglio Comunale di Vicenza, presentando una richiesta di dibattito che vorremmo fosse discussa già la prossima settimana, con l'auspicio di avere presenti in Aula i vertici della Banca. E speriamo che quest'esempio sia seguito anche da altri Comuni, per dare il senso di una vera e propria battaglia del territorio.
RICHIESTA DI DIBATTITO URGENTE
Premesso che:
nel dicembre dello scorso anno, assieme a molti altri Consiglieri Comunali, avevamo firmato un ordine del giorno, presentato al termine di un dibattito in aula sulla situazione della Banca Popolare di Vicenza alla presenza di Mion, all'interno del quale erano indicate alcune azioni a nostro giudizio necessarie per restituire un futuro all'istituto di via Battaglione Framarin.
Considerato che:
la situazione è gravissima e merita un'azione straordinaria. Molte delle questioni sollevate sono distanti dall'essere risolte, non è ancora chiaro come si concluderà il braccio di ferro tra lo Stato e le istituzioni europee, estremamente restie nel concedere margini di flessibilità per operare un salvataggio della banca a trazione pubblica ed il rischio del bail-in è sempre più concreto.
Ritenuto che:
il salvataggio delle banche venete debba essere posto in testa all'agenda politica di tutti i riferimenti istituzionali del nostro territorio: dai Sindaci al Presidente della Regione, passando per i nostri parlamentari.
Tutto ciò premesso:
ai sensi dell'art. 18 co. 3 e 4 del Regolamento del Consiglio Comunale di Vicenza, chiediamo una richiesta di dibattito urgente in cui venga discusso e dibattuto il tema delle Popolari Venete con l'auspicio di avere presenti in Aula i vertici della Banca.
I Consiglieri Comunali
Tommaso Ruggeri
Giacomo Possamai
Sandro Pupillo
Vicenza, 13 giugno 2017
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