«Carte false del comune», denuncia la Lega. Bellesia: «Solo un errore». Querele in vista
Giovedi 9 Febbraio 2012 alle 18:37 | 0 commenti
«Falso in atto pubblico» è l'accusa della Lega Nord cittadina all'amministrazione comunale, annunciata nella sua convocazione e "ufficializzata" oggi nella conferenza stampa a cui hanno preso parte Carlo Rigon, segretario di Vicenza, Paola Sabrina Bastianello, testimone d'accusa, Daniele Borò, capogruppo a Palazzo Trissino, Paolo Mazzuoccolo, consigliere comunale, e l'avvocato leghista Andrea Pellizzari, che sta valutando «i passi legali» da compiere contro Variati & c.
«Nessun falso, ma soltanto un errore materiale immediatamente corretto», ribatte prontamente il comune in una nota del suo ufficio stampa in cui la parola, per la difesa, viene data al direttore del dipartimento economico finanziario Mauro Bellesia.
La tesi dell'accusa. L'amministrazione Variati avrebbe "dimenticato" di inviare in Regione entro la scadenza del 15 settembre la richiesta di accesso al plafond regionale relativo al patto di stabilità verticale (consentiva di sforare nelle spese utilizzando fondi in cassa, poi circa 4 milioni concessi nel non prima previsto turno procedurale di recupero concesso da Venezia, ndr). Il falso si sarebbe concretizzato per nascondere la dimenticanza poi sanata «magari in barba ad altri comuni», sottolineava inoltre oggi Rigon, «per la tipologia dei calcoli delle cifre spendibili da ognuno e che tenevano conto anche della disponibilità di cassa di Vicenza, avvantaggiata dai (molti) soldi per gli alluvionati trattenuti nella propria disponibilità per giustificarne la maggiore richiesta di utilizzo». All'interrogazione di Paola Bastianello (datata 29 novembre 2011) sul mancato invio della prima richiesta e sulla eventuale partecipazione ai "tempi supplementari", infatti, Mauro Bellesia e l'assessore al bilancio Umberto Lago rispondevano per iscritto in data 20 gennaio 2012 (la posta anche in comune non è celere e, per giunta, sottolineava Bastianello, «il sindaco non c'era per i suoi problemi familiari») sostenendo che «il Comune di Vicenza ha fatto regolare domanda, come indicato nell'allegata lettera del 14 settembre 2011 ...» Lettera col protocollo n. 61447 15/9/11 scritto a penna a differenza delle altre missive oggi esibite con tanto di timbri. E la Bastianello a quel punto ha puntato il dito su quel numero: «Abbiamo verificato, come da prerogative dei consiglieri, e quel numero non è stato utilizzato per la richiesta, che ci risulta invece mai inviata, ma per lavori riguardanti il ‘canile' di Gogna». E, mentre Daniele Borò annunciava che da ora in poi «viene a cadere ogni presupposto di fiducia nell'operato del comune per cui il controllo leghista diventerà più pressante su ogni atto», l'avvocato Andrea Pellizzari concludeva affermando che «sono allo studio azioni legali». «Dopo aver valutato le reazioni di Variati & c.», concludeva Rigon.
La difesa. Le reazioni di Palazzo Trissino, come anticipato, non si sono fatte attendere e, davanti a cotanta accusa, sono altrettanto dure. Ma anche ...
Sempre nel comunicato dell'amministrazione, dopo aver fatto cenno all'errore materiale poi ovviato, leggiamo: «Non ha alcun fondamento la gravissima accusa di falso mossa oggi dai consiglieri comunali della Lega nord nei confronti del Comune di Vicenza. La vicenda si riferisce alla richiesta di accesso al plafond regionale relativo al patto di stabilità verticale presentata dal Comune di Vicenza. Il 15 settembre 2011 alla domanda di accesso al fondo è stato attribuito per errore un numero di protocollo già assegnato ad un altro documento in partenza lo stesso giorno per gli uffici della Regione. "Verificato l'errore - spiega il direttore del dipartimento economico finanziario Mauro Bellesia - il Comune ha inviato nuovamente tutti gli atti alla Regione Veneto che ha accettato la richiesta facendola confluire nella seconda tranche di plafond disponibile ai fini del patto di stabilità ". In considerazione della gravità della accuse formulate dai consiglieri della Lega l'Amministrazione sta valutando la possibilità di una querela».
In un precedente corsivo il nostro Milioni osservava che «la politica è una cosa sporca, ma certe volte sembra più scema che sporca».
Cara Lega, oggi abbiamo ascoltato cinque di voi denunciare un presunto falso. Cara amministrazione, abbiamo appena letto le sue controdeduzioni a cui mancano, secondo noi, solo due dati: il numero e la data di protocollo certi dell'invio della richiesta "alternativa" a quella del canile. Se li fornirete e i consiglieri leghisti li confermeranno dovremo essere d'accordo con Milioni. Se non li fornirete non servirà nessun tribunale ad assolvere un falso in atto pubblico.
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