Pettenò e Rui, Prc: Il centro sinistra ha tradito le donne che difendono la 194
Giovedi 19 Luglio 2012 alle 19:35 | 2 commenti
Irene Rui, Forum delle Donne del PRC FdS - Il voto sul pdl3 un risultato pessimo
Con il testo licenziato questa sera dal Consiglio Regionale Veneto, il Centro Sinistra - unico voto contrario Pietrangelo Pettenò* consigliere della Federazione della Sinistra Veneta - ha di fatto tradito l'incontro che si è tenuto ieri alle 14,00 in sala Del Leone in Regione, con le donne della CGIL, dell'UDI e di Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra.
Incontro in cui il Centro Sinistra, si era espresso contrario al PDL3 e quindi alla presenza del Movimento per la Vita nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e si era impegnato per il potenziamento dei consultori. Con l'emendamento sostitutivo all'originario art. 2 del PDL3 presentato dalla maggioranza antiabortista, si permette di fatto l'entrata del Movimento per la Vita nelle su dette strutture. L'emendamento cita infatti, al comma 1 "La Regione del Veneto promuove e garantisce nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e nei consultori la diffusione e la divulgazione dell'informazione sui diritti dei cittadini con riferimento alle questioni etiche e della vita,..." Comma 2 "Per le finalità di cui al comma 1 e nel rispetto della privacy, la Giunta regionale, sentita la commissione consigliare competete in materia socio-sanitaria" (la stessa che aveva bocciato la legge), "entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, individua con regolamento le modalità di diffusione e di divulgazione da parte delle associazioni di volontariato, iscritte nell'albo regionale o riconosciute a livello nazionale."
*Per il Gruppo consiliare della Federazione della Sinistra Veneta,
PDL 3: UN RISULTATO PESSIMO
Un pessimo risultato per il Consiglio regionale del Veneto quello uscito dal voto di stasera che, da un lato, tradisce quanto deciso a stragrande maggioranza dalla Commissione consiliare sanità che aveva dato il chiaro messaggio di bocciare il PDL di iniziativa popolare promosso dai comitati antiabortisti, dall'altro tradisce le volontà di quei cittadini che hanno proposto il loro progetto di legge.
Ne esce una legge doppiamente truffaldina e ambigua che potrà essere intesa sia in modo aperto sia in modo restrittivo, in quanto sarà la Giunta regionale a decidere con regolamento chi cosa e come avverrà l'informazione.
Il Consiglio regionale ha abdicato al suo ruolo di dare della risposte chiare ed univoche e di fare il proprio mestiere di essere promotore di leggi ed iniziative politiche: evidente è l'imbarazzo nel vedere soddisfatti sia i promotori delle legge antiabortista e sia chi ne era fermamente contrario.
Noi siamo e restiamo contrari a soluzioni furbesche ed ambigue.
Pietrangelo Pettenò - consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta
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