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Il caso scavalcati BPVi e Veneto Banca in commissione d'inchiesta, Il Mattino di Padova: stop a 10 mila ordini di vendita

Di Rassegna Stampa Martedi 20 Marzo 2018 alle 12:40 | 0 commenti

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Da ieri la Commissione regionale d'inchiesta sul crac di BPVi e Veneto Banca ha in mano tutta la documentazione relativa agli «scavalcati». Parliamo di tutti gli ex azionisti che fecero richiesta di vendita delle azioni ma i cui ordini rimasero inevasi. Da ieri, la Commissione, non solo sa nomi e cognomi di chi è rimasto a bocca asciutta (oltre 10 mila) ma sa anche chi è riuscito a vendere, facendo richiesta nello stesso tempo. I documenti sono stati inviati dal Movimento Difesa del cittadino, in prima linea per la difesa dei risparmiatori.

La Commissione ha le carte Bce, Consob e le azioni di responsabilità che i vecchi cda nominati dal Fondo Atlante, al tempo azionista, promuovettero contro la mala gestio dei loro predecessori: Gianni Zonin, Vincenzo Consoli, cda e manager. È una storia già raccontata che oggi si arricchisce di particolari grazie alle carte ufficiali che non sempre sono state rese pubbliche. Come le consulenze tecniche, i verbali Bce e Consob. Per Veneto Banca tra 2014 e 2015, si legge nella relazione Consob, la banca «deliberò incroci fra ordini di segno opposto» cambiando nelle diverse sedute del cda il «criterio quantitativo di vendita». Una volta fino a 6 mila pezzi, poi fino a 441. Segnalate dalla vigilanza «irregolarità» anche nell'uso del fondo d'acquisto azioni proprie. Questo a valere fin dal 2011. Ricapitolando, per Veneto Banca: nel 2014 Consob segnala 1.513 richieste arrivate all'Ufficio Capitale sociale e rimaste inevase contro 2.481 evase con «eccezione al criterio dimensionale previsto». Nel 2015 sono 506 gli ordini rimasti fermi e nessuna eccezione fu fatta.

In Banca Popolare di Vicenza, spiega la relazione tecnica inviata a Ferro Fini, si sono verificate tra 2012 e 2015 oltre 8 mila richieste di cessione poi sospese, nel dettaglio: 8.243 per 449,4 milioni di controvalore in euro. Le "sospensioni" iniziano nel 2014 quando la Banca liquida 1.068 richieste subito, 252 le rimanda all'anno successivo e 386 le blocca del tutto. Nel 2015 Bpvi ne esaudisce 1.069 subito e ne blocca 449.

(e.v.), da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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