Il calo delle morti sul lavoro tra il 2009 e 2010 non c'è stato: + 5.2%
Mercoledi 2 Novembre 2011 alle 10:30 | 0 commenti
Giorgio Langella, che riprende i dati dall'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro, ci invia questa nota che pubblichiamo.
Dall'inizio dell'anno ci sono stati 552 morti per infortuni sui luoghi di lavoro, oltre il 15% di queste vittime monitorate dall'Osservatorio lavoravano in nero o erano già in pensione. Si arriva a contare più di 950 morti (stima minima) se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere o che lavorano sulle strade.
La strada può essere considerata una parentesi che accomuna i lavoratori di tutti i settori e che risente più di tutti gli altri della fretta, della fatica, dei lunghi percorsi, dello stress e dei turni pesanti in orari in cui occorrerebbe dormire.
Purtroppo è impossibile sapere quanti sono i lavoratori pendolari sud-centro nord, centro nord-sud, soprattutto edili meridionali, che lavorano in nero o in grigio e che muoiono sulle strade percorrendo diverse centinaia di kilometri nel tragitto casa-lavoro, lavoro-casa.
Erano 485 sui luoghi di lavoro l'1 novembre del 2010, l'aumento quest'anno è dell'12,1% . Nello stesso giorno del 2009 erano 466. Come vedete anche nel 2010 abbiamo registrato un aumento delle vittime rispetto al 2009 che è stato del 5,2% a fine anno. Il presunto calo delle morti tra il 2009 e 2010 non c'è stato.
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