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Il bello dell'indipendenza. Anche da Aim

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 2 Gennaio 2013 alle 10:45 | 0 commenti

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Il vicentino Paolo Colla, amministratore unico se non raro, non fosse altro per la cifra modesta che percepisce per le responsabilità di gestione, sia pure a km zero, di un gruppo come quello di Aim Vicenza Spa, che è visto anche «come, braccio dell'amministrazione comunale (per affari, occupazione, gestione dell'appeal sui media)», scrivevamo sul n. 246 di VicenzaPiù, martedì 4 dicembre si è trovato a gestire alcune difficoltà «quando gli abbiamo posto direttamente domande sui cospicui investimenti pubblicitari monocordi (un nostro pallino, che continua a ... rotolare fin ai tempi di Fazioli) ma che già hanno rivolto alla municipalizzata anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle».

L'amministratore unico di Aim «ci aveva dato immediata disponibilità a rispondere, almeno per quello che poteva, conscio che i dubbi altrui si dissipano solo con la trasparenza che in Aim è stata spesso come la romana "sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia". Salvo essere immediatamente e pubblicamente "zittito" dal suo staff». Ma poi, forse perché pressato, forse perché, pur essendo un po' ... permaloso (almeno come chi scrive) non pensiamo sia nella sua indole non rispondere (si è imposto ai suoi e) ci ha riaperto le porte della multi utility impegnandosi a dare i dati sia pure accompagnati da lunghe considerazioni che non possiamo non pubblicare per rispetto dello sforzo che ha fatto. Per informare sui dettagli o per celarli in un paginone decidetelo voi. Come anche a voi, per rispetto di chi legge e per toglierci un problema, lasciamo il compito che Paolo Colla aveva, invece, riservato a chi scrive quando ha concluso: «Tocca invece a Lei decidere se fare dietrologia o informazione. Ma questo è un Suo problema».
Visto che è Natale, però, e siamo tutti indaffarati a spendere quei pochi soldi che ci rimangono, se ci rimangono, per evitare alla chiesa e a qualcun altro di finire in miseria pagando anche loro, che so l'Imu o una modesta patrimoniale sulle ricchezze di troppo, vi riassumiamo alcune delle risposte che Colla ci ha fornito (il box con le domande complete è accanto, ndr).
Aim ha speso col GdV e con Tva poco più di 200.000 euro e Colla garantisce di persona che quei mezzi «non fanno dipendere il dovere di dare informazione dalla raccolta pubblicitaria» ma l'amministratore, pur se risollecitato, non ha fornito «il dettaglio di tali investimenti per aziende e media» perché sarebbe stato interessante capire «come le varie aziende del gruppo hanno investito per settori in cui Aim non sembrerebbe necessitarne ... in maniera così cospicua visto il sostanziale mercato monopolistico, ad esempio nel settore energetico, in mano della multiutility per sue stesse dichiarazioni». Dr. Colla noi abbiamo ricordato le percentuali ampiamente superiori al 90% che lei e l'azienda (oltre che alcuni dei concorrenti che investono su di noi ma non solo su di noi, questa è la differenza ...) hanno dichiarato che Aim Energy ha nel suo settore, ma mai abbiamo detto, né avremmo potuto, che il mercato dell'energia è monopolistico. Anche se altri mercati, quelli in house, lavorano legittimamente in regime di monopolio. Percio i dettagli delel varie aziende e dei vari altri media, nostro incluso, li aspettiamo ancora fiduciosi. Potremmo fare altre osservazioni tra cui chiederle se ha letto la pubblicità di Aim Energy, che, invece che sconti, proponeva 100 giorni di abbonamento gratuito a Il Giornale di Vicenza e non un «abbonamento bimensile gratis ai nuovi clienti nell'energia» come lei attesta: i numeri dovrebbero essere la forza di un amministratore, glielo dice uno che i suoi conti personali li ha sempre sbagliati a favore di altri. Per bimensile, letteralmente due uscite al mese, pensiamo, infatti, che lei intenda, invece, bimestrale, cioè 100 numeri ... E alla domanda che da giornalisti ed editori indipendenti e senza contributi dallo stato (anche qui ha glissato) ci premeva di più non ci ha risposto. La domanda, gliela rifacciamo, caso mai non l'avesse capita, sul perché un utente dovrebbe preferire leggere i giornali che Aim sceglie per lui più piuttosto che risparmiare e usare quei 120 euro della pubblicità per qualche altra sua esigenza tra cui anche leggere, ma i mezzi che lui sceglie ... Su altre sue considerazioni, e ce ne sarebbero, glisso per non essere logorroico più di lei e per darle fiducia: credo nel sue dichiarazioni di trasparenza ma faccia in modo che ci credano anche chi nella sua azienda ha influenza come se non più di lei. Io, comunque, e mi scusi la prima persona, per non dovermi creare il problema da lei sollevato e alla cui soluzione ho già demandato i nostri lettori («Tocca invece a Lei decidere se fare dietrologia o informazione. Ma questo è un Suo problema») le ricordo e con lei lo comunico a chi ci legge che venerdì 7 dicembre le avevo ribadito per iscritto (e p.c. all'Ordine dei giornalisti) che «come Le avevo preannunciato martedì di persona seguirò sempre di più, nel modo migliore possibile e anche di persona, oltre che con miei collaboratori, le attività del gruppo Aim. Considerando il ruolo pubblico dell'azienda e il nostro ben noto stile di totale indipendenza in tutti i sensi, finchè io sarò direttore responsabile di media, come preannunciatole, declino cortesemente, dopo le pagine commissionateci (omissis, direbbero i legali, ndr) la sua proposta di essere inseriti nelle vostre relative pianificazioni pubblicitarie future a meno che le stesse non vengano assegnate con procedure di accesso da parte di tutti i media locali e con criteri misurabili, ovviamente nell'ambito della vostre scelte di comunicazione. Quanto sopra è a garanzia non solo dei lettori ma anche delle aziende del gruppo, che avranno ancora maggiore certezza che quanto da noi pubblicato risponderà solo alla volontà di informare i lettori e i cittadini. La ringrazio dell'attenzione e mi auguro di poter così improntare alla massima professionalità i reciproci rapporti dopo gli spiacevoli episodi del passato lontano e recente. Cordiali saluti». Sperando che sia chiaro e trasparente, caro amico paolo Colla, rimango in suo umile ... ascolto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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