Il 24 aprile in tutte le chiese della Diocesi di Vicenza si terrà una colletta per le popolazioni dell'Ucraina
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 18:35 | 4 commenti
La Diocesi di Vicenza informa che domenica 24 aprile in tutte le chiese d’Europa si terrà una colletta per le popolazioni dell’Ucraina che, a causa del conflitto armato che si protrae dalla primavera del 2014, versano in gravissime situazioni di povertà . L’iniziativa, annunciata da papa Francesco all’inizio del mese di aprile, vede coinvolte tutte le Diocesi Europee attraverso il coordinamento della Segreteria di Stato e del Pontificio Consiglio “Cor Unum†che garantiranno il buon impiego delle offerte raccolte (unite a quanto stanziato personalmente dal Santo Padre Francesco) in progetti tesi a risollevare le situazioni umanitarie più compromesse. Nonostante il cessate-il-fuoco di settembre 2015, la situazione di instabilità in Ucraina è ancora molto grave.
Si calcola che oltre un milione e mezzo di persone abbiano dovuto lasciare le loro case e che un terzo di questi abbiano urgente necessità di cibo e di cure mediche (soprattutto il pericolo della diffusione di AIDS e tubercolosi è in questo momento molto alto). Oltre 200 mila sono i bambini in stato di grave sofferenza materiale e psicologica, lontani dalle loro case e impossibilitati ad andare a scuola. Un apporto significativo in tale emergenza umanitaria è dato dalla piccola comunità cattolica (circa il 10 % della popolazione). Il ricavato della colletta di domenica prossima andrà comunque a beneficio dell’intera popolazione ucraina, senza distinzione di appartenenza religiosa. Il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol ha raccomandato a tutte le comunità parrocchiali della Diocesi di svolgere la colletta (con la possibilità di rimandarla al limite alla domenica successiva 1° maggio) e di trasmettere quanto prima quanto raccolto alla Diocesi perché possa essere inviato a sostegno dei progetti umanitari. “Il gesto caritativo – ha detto il Vescovo - sarà accompagnato dalla preghiera per la pace in questo Paese così sofferente e a noi vicino, anche per la presenza di molti immigrati ucraini, in particolare donne, che vivono e lavorano nel nostro territorioâ€.
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