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II fascicolo con i nomi eccellenti tra pistole e biliardi a villa Zonin, La Verità: la GdF e la cartellina azzurra nello studio dell'ex presidente

Di Rassegna Stampa Sabato 30 Settembre 2017 alle 10:20 | 0 commenti

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Sarà l'età, sarà l'emozione, ma a volte anche ai grandi capitani d'azienda capita di dimenticare in giro qualche cartellina dal contenuto delicato e di non ricordare neppure di averla. Alle 7 di mattina del 22 settembre 2015, la Procura di Vicenza manda la guardia di finanza a perquisire case e uffici di Giovanni Zonin, per 19 anni padre padrone della banca che ha fatto crac. Cercano prove delle «baciate» e della consapevolezza, o meno, che i titoli della BPVi fossero clamorosamente sopravvalutati per colpa del cda della banca stessa.

I militari iniziano dalla villa di Montebello Vicentino, dove trovano Silvana Zuffellato, consorte dell'imprenditore vinicolo, che apre la porta piuttosto sorpresa. Giovanni Zonin viene richiamato dall'ufficio e viene avvertito l'avvocato di fiducia, Enrico Maria Ambrosettti. Nel giro di un'ora, appena arrivano tutti, la perquisizione può cominciare. Prima però viene consegnato all'indagato il decreto del gip e viene fatta la domanda di rito: «Ha qualcosa qui in casa che riguarda l'inchiesta?». Zonin, come si legge nel verbale, risponde sicuro: «Non detengo documentazione relativa al provvedimento che mi avete appena notificato».

A quel punto inizia la perlustrazione della casa «con la continua assistenza della signora Zuffellato Silvana». La casa non è piccina.

Al piano terra ci sono due cucine, due sale da pranzo, un salotto, ingresso, sala da biliardo, la stireria e lo studio della signora Zonin. «Le operazioni hanno esito negativo», scrivono i finanzieri. Al primo piano ci sono: tre camere da letto per gli ospiti, con bagno e guardaroba inclusi, un salone, uno studio in uso a Gianni Zonin, un corridoio, un ripostiglio, una camera da letto padronale con bagno e cabina armadio in uso ai coniugi. Nelle parti esterne, ovvero parco, autorimessa e altre pertinenze, comprese le due macchine del padrone di casa (una Bmw 750 e un'Audi A4) non c'è nulla di interessante.

Ma è nel suo studio al primo piano che Zonin ha dimenticato qualcosa. Si tratta di «un fascicolo di colore azzurro intestato alla Banca Popolare di Vicenza e riportante la dicitura a penna "Riservato", contenente 2 prospetti relativi ai nominativi dei maggiori clienti/azionisti della Bpvi, con l'indicazione, tra le altre, del numero di azioni sottoscritte al 31.01.2015, per un totale di fogli 11». E proprio la fantomatica lista dei clienti più facoltosi della Popolare, con tanto di quote della banca stessa e, probabilmente, ammontare di relativi affidamenti. Non c'è dubbio che, dovendo scegliere che cosa portarsi a casa, Zonin ha scelto proprio bene. Tutti quei personaggi, all'epoca della perquisizione, non avevano certo piacere a uscire allo scoperto.

Oltre a due cassaforti (una per uno), i coniugi Zonin detengono due pistole, una a Montebello e una nella casa di Vicenza. Si tratta di una Smith & Wesson 38 Airweigh e di un revolver Ruger calibro 357 (con 24 cartucce), detenute con regolare porto d'armi dal quasi ottantenne ex banchiere e denunciate ai carabinieri il 17 aprile 2015, una volta scoppiato lo scandalo. Armato come Clint Eastwood, dormirà più sereno.

di Francesco Bonazzi, da La Verità


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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