I vicentini arrabbiati, diffidenti o rassegnati per le pensioni in contanti
Martedi 3 Gennaio 2012 alle 20:27 | 0 commenti
Finita la riscossione in contanti per le pensioni pari o superiori ai 1000 euro al mese, ora è necessario aprire un conto corrente o un libretto postale. La disposizione approvata all'interno della manovra è accolta anche dai pensionati vicentini con un misto di diffidenza, rabbia e rassegnazione. I vertici dell'Inps giustificano il cambiamento come dettato da esigenze di semplificazione e sicurezza, ma sono motivazioni che non convincono gli anziani della nostra città .
Preoccupazione in particolare da parte di chi punta il dito con le difficoltà "tecniche" cui andrà incontro la parte di popolazione meno avvezza alle nuove formalità burocratiche e alla tecnologia connessa alle carte magnetiche. Perplessità in particolare per la frangia dei più anziani e dei pensionati con disabilità , quelli che fino ad oggi hanno affidato la riscossione ad un tutore. Nel loro caso, l'apertura di un conto corrente a loro nome richiede infatti un aggravio burocratico, con la necessità della supervisione da parte di un funzionario pubblico.
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