I timori della Beltrame
Lunedi 23 Gennaio 2012 alle 23:58 | 0 commenti
Arrivano voci di crescenti preoccupazioni alla Beltrame dopo gli ultimi fatti e dopo le notizie pubblicate dal quotidiano locale sull'azienda e sulla qualità dei rifiuti ferrosi dalla stessa conferiti per farne la base di strade, autostrade, Dal Molin e così via. I dirigenti e la proprietà dell'acciaieria, che ha la sua base a Vicenza, da tempo rinviavano le risposte a un nostro collaboratore per informazioni che lui vuole chiedere su una controllata in Toscana, di cui sta scrivendo per il numero di VicenzaPiù in uscita, proprio perchè "perennemente riuniti" per affrontare, pensiamo, le preoccupazioni di cui ora riferiamo.
I timori, per "strani intrecci", nascerebbero dalle ultime debacles, tra le altre, del procuratore reggente di Vicenza, Paolo Pecori, che ha appena perso la corsa alla nomina a procuratore capo, dell'ex governatore ed ex ministro Giancarlo Galan, sconfitto sabato nella battaglia precongressuale di Vicenza da Sergio Berlato, e di Alberto Filippi, senatore ex Lega Nord, ora di Noi Sud, espulso definitivamemte domenica dal partito di Bossi.
Cosa collegherebbe tutte queste notizie certe e "disastrose" ai timori palesati dalla Beltrame, finora, ufficialmente, tranquilla per l'inchiesta sulla Valdatico sud?
Il trait d'union, ci dicono ambienti bene informati, sarebbe la "simpatia" dimostrata nei confronti di Pecori, Galan e Filippi proprio dal "breviArio quotidiano", che per loro ha speso colonne e preci convintamente e ripetutamente.
"E allora" che c'entra la Beltrame con questa coincidenza? Ma, signori, si sarebbero detti oggi in azienda dopo la sconfitta di Filippi, ultimo (ma non l'ultimo, last but not least) dei "favoriti" del giornale di Ario Gervasutti, "il 12 gennaio scorso, mentre i media nazionali, da L'Espresso alle Tv nazionali, oltre ad alcuni mezzi locali, puntavano su di noi come una delle fonti dei presunti rifiuti ferrosi tossici sotto i 54 km della Valdastico sud, il GdV ci ha dedicato un'inchiesta, a voce singola, in cui era sbandierata la nostra chiara e totale estraneità ai fatti su cui sta indagando l'anti mafia di Venezia!".
"E allora?", si sarebbero chiesti di nuovo i dirigenti riuniti nella sala operativa dell'emergenza, percorsi improvvisamenmte da brividi di sudore freddo.
La risposta sarebbe arrivata con una domanda da ... sudArio: "e se l'appoggio del GdV portasse sfiga?!".
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