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I tempi mutano e la carità cristiana si riduce. Anche a Vicenza

Di Italo Francesco Baldo Martedi 10 Febbraio 2015 alle 17:23 | 0 commenti

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Diversi anni fa un Direttore del Sociale dell’ULSS n.6,, Avv. Cacciavillan  in una conversazione con lo scrivente, affermò che il termine “carità” era obsoleto e non aveva più la validità di un tempo.  Passano gli anni e anche oggi si sente dire che bisogna, sempre a Vicenza, ridurre la carità e l’assistenza da parte dell’Assessore (Isabella Sala nella foto ndr) un tempo detto “al sociale”.

Certo il termine è cristiano ed è una delle tre virtù teologali con la Fede e la Speranza, e certo gli organismi statali non lo utilizzano, perché la Costituzione della Repubblica Italiana all’art.2 parla di “dovere inderogabile della solidarietà politica sociale ed economica”. Ma se la solidarietà è inderogabile, la si può ridurre?

Purtroppo a Vicenza, che ha sempre brillato per la carità dei suoi abitanti a favore di coloro che ne abbisognano e si trattava non solo di carità materiale, ma anche di quella intellettuale, si dimentica e si cercano nuove strade, ma non si sa quali siano. Forse sta prevalendo una visione di egoismo piuttosto che di carità, la secolarizzazione è apprezzata  dagli organi istituzionali del Comune probabilmente. Il pericolo è sempre quello: se prevale il mio singolare interesse, la società soffre, ma contemporaneamente bisognerebbe anche riformulare e rimodellare l’intervento dello stato, che, oggi a pioggia, dovrebbe essere quello della sussidiarietà. Ossia portare aiuto a coloro che effettivamente ne abbisognano, secondo l’indicazione che là dove non c’è necessità, non occorre intervenire. Dividere in parti eguali tra diseguali non è buon intervento dello Stato e neppure ascoltare sempre coloro che gridano “al lupo..al lupo” e utilizzano risorse di tutti senza averne necessità.

La carità cristiana, ben lo sosteneva Pio XI non è insipiente, ma sa dove andare a portare aiuto, non agisce con burocrazia, ma con l’ intelligenza del bisogno. Così sono fin dall’Ottocento sono nate anche a Vicenza società di mutuo soccorso e cooperative, non per ottenere dallo Stato, ma per provvedere insieme, oggi invece le cooperative e le onlus si costituiscono in funzione di possibili finanziamenti statali, basterebbe controllare la quantità di risorse proprie, rispetto a quello erogate.

E’ ben strano che proprio a Vicenza con la sua storia a favore dei bisognosi, come si diceva un tempo, e in una Giunta “politicamente corretta” si pensi di ridurre la carità, ma forse ciò è laico, mentre ridurre l’assistenza è di sinistra?

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Ulss 6, Isabella Sala, carità

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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