I supplenti brevi in Veneto senza stipendi, M5S: pressione su Ministero per sbloccarli
Sabato 21 Novembre 2015 alle 18:37 | 0 commenti
«Insegnanti senza stipendio, M5S: "Pressione sul Ministero per sbloccare soldi. Basta burocrazia, ne hanno già sopportare troppe da questa riforma"», così titola una nota dei gruppo consiliare veneto del Movimento 5 Stelle, che pubblichiamo di seguito.
I supplenti brevi in Veneto non hanno ancora preso uno stipendio dall'inizio dell'anno scolastico. La denuncia arriva dai sindacati di ruolo. La colpa è nel nuovo metodo di pagamento che non passa più dalla ragioneria territoriale, ma attraverso il sistema informatico viene gestito direttamente dal MIUR.
Erika Baldin e Simone Scarabel, consiglieri regionali M5S in commissione istruzione, commentano: "La digitalizzazione degli uffici pubblici e l'uso di sistemi informatici sono cose che condividiamo in pieno, ma questi devono velocizzare, sburocratizzare, non produrre l'effetto contrario. In via eccezionale chiediamo che gli stipendi arretrati degli insegnanti - che hanno già sopportato troppo da questa riforma - vengano subito liquidati in altra maniera.
Per questioni burocratiche questi supplenti brevi sono dei precari di serie B: il loro contratto prevede tutti i doveri degli insegnanti di ruolo, ma non gli stessi diritti, come permessi e ferie retribuiti.
Siamo in contatto con i sindacati per fare pressione sul Ministero affinché si sblocchino i pagamenti in tempi rapidi.
Ricordiamo che grazie al Movimento 5 stelle Veneto, in coordinamento con il Parlamento e le altre regioni in cui siamo presenti, questa riforma della scuola che ha creato classi di precari sta venendo impugnata davanti alla Corte Costituzionale. Ci auguriamo che episodi del genere non capitino più e che i nostri insegnanti possano uscire da questa Odissea senza fine".
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