I sindacati dal presidente della provincia di Vicenza Variati: la posizione di Usb
Sabato 15 Novembre 2014 alle 00:12 | 0 commenti
Riceviamo da Pubblico Impiego Regione Veneto Usb e pubblichiamo
Si e tenuto oggi presso l'Amministrazione Provinciale di Vicenza il primo incontro fra il neo Presidente della Provincia di Vicenza e Sindaco della città Variati, il Direttore Generale dott. Macchia, la Consigliera Provinciale Martini e le OO.SS.. L'incontro fa seguito alle dichiarazioni dei giorni scorsi del Presidente della Provin-cia in merito a possibili esuberi di personale, 180 dipendenti.
Il Presidente della Provincia di Vicenza ha spiegato la situazione economica dell'Ente, situazione dalla quale è emerso in modo evidente che la diminuzione progressiva delle entrate causa i tagli imposti dal Governo negli ultimi anni e il previsto aumento delle quote che la Provincia dovrà versare al Governo in forza dei dettati del patto di stabilità , determinerà una difficoltà gestionale tanto che nei prossimi anni non sarà possibile fare una programmazione delle attività e predisporre il bilancio dell'Ente.
Il Governo Renzi, infatti, ha imposto alle Province versamenti per il prossimo anno pari a un miliardo di eu-ro; per la Provincia di Vicenza si tratta di versare 14 milioni..
Le scelte del Governo sono chiare: le Province devono scomparire e con loro i servizi e i lavoratori.
Sebbene il Presidente della Provincia Variati non voglia parlare di esuberi, ma di mobilità del personale presso altri Enti, è tuttavia chiaro che in questo scenario che vede sempre più frequenti i tagli di posti di lavoro(negli ultimi 5 anni la Provincia di Vicenza ha subito una riduzione del personale del 26% da 500 agli attuali 370dipendeti), la riduzione del potere di acquisto per i mancati rinnovi contrattuali, l' esternalizzazione dei servizi a favore di privati, i lavoratori non possono sentirsi garantiti da soli buoni propositi.
L'Osservatorio Veneto, istituito in questi giorni dalla Regione Veneto, ha compiti di coordinamento per la ri-cognizione delle funzioni amministrative provinciali oggetto del riordino e per la conseguente formulazione di proposte concernenti la loro riallocazione presso il livello istituzionale più adeguato (Comuni o Regione).
Come U.S.B. abbiamo presentato richiesta all'Assessore Regionale Ciambetti di far parte dell'Osservatorio in rappresentanza dei lavoratori e delle loro professionalità ; non è mai pervenuta una risposta.
Per U.S.B. è invece importante partecipare ai tavoli tecnici che decideranno non solo sul riordino delle funzio-ni, ma anche del destino di tanti lavoratori e dei servizi.
U.S.B. è contraria al riordino delle Province che di fatto significa smantellamento del servizio pubblico a be-neficio del privato, senza alcuna garanzia per i cittadini, anzi con ricadute di costi sulla collettività . L'elezione stessa dei Presidenti e dei consiglieri delle Province è il risultato di uno scambio tra partiti, che si sono autoe-letti senza un programma e progettualità e quindi senza alcuna attenzione per i cittadini.
U.S.B. ritiene che funzioni importanti come la tutela dell'ambiente, la formazione e il lavoro, l'edilizia scola-stica, la tutela del territorio, i servizi sociali non possano essere delegate a soggetti privati, ma devono restare a gestione pubblica quale garanzia di trasparenza e imparzialità .
La crisi economica risultato anche delle politiche clientelari e speculative non deve ricadere sui cittadini e sui lavoratori. U.S.B. continua la lotta a fianco dei lavoratori di tutta la Pubblica Amministrazione.
No ai tagli dei servizi pubblici
Il debito lo paghino i padroni, gli evasori fiscali e gli speculatori
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