Opinioni | Quotidiano |

I silenzi sulla A31 Nord

Di Marco Milioni Martedi 24 Settembre 2013 alle 15:25 | 0 commenti

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Basta uno sguardo veloce ai media mainstream per la vicenda Valdastico Nord per capire quanto, più o meno esplicitamente, pesino le ragioni del sì. E anche quando si parla delle ragioni del no le questioni vertono quasi esclusivamente su campagne d'opinione, vedasi l'iniziativa di don Albino Bizzotto. Sulle questioni più corpose, che siano quelle ambientali o economiche, lo spazio diminuisce. Basti pensare all'accoglienza presso i media vicentini della importante questione sollevata con rigore e chiarezza dal professor Dario Zampieri dell'università di Padova e riportata ieri su Vicenzapiu.com.

Si tratta di rilievi mossi anche in altre occasioni., per esempio dal sindaco di Besenello Cristian Comperini (comune trentino fortemente interessato al tracciato). VicenzaPiù sulla questione ha addirittura organizzato un convegno al riguardo. E ciò che più colpisce, e che a tali rilievi mai, o quasi mai, coloro che sono favorevoli all'opera, rispondano nel merito, forti della cosiddetta autorità di cui sono investiti per portare avanti il progetto.

In casi del genere però non è nemmeno intellettualmente onesto prendersela con chi più o meno lecitamente, più o meno scorrettamente, porta avanti gli interessi del cemento e dell'asfalto. Nell'opinione pubblica italiana, veneta in special modo, c'è un pensiero sordamente condiviso da tanti per cui una grande opera porta sempre lavoro e che le ragioni di quest'ultimo, e quindi del progresso, debbano godere di una sorta di privilegio a priori. Si tratta di un ragionamento che non sta né in cielo né in terra perché ogni opzione va sempre valutata per ciò che è. Ma chi è portatore di un punto di vista alternativo deve capire che se si vuol bucare il muro di gomma bisogna parlare non solo al cervello o al cuore dell'opinione pubblica, ma soprattutto alla pancia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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