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I "no base" tornano in campo...nello sport: Polisportiva Independiente al Bocciodromo

Di Carlotta Buosi Domenica 13 Marzo 2011 alle 17:07 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 209 in distribuzione

Una piccola squadra di calcio di recente formazione, ma anche una polisportiva che si prefigge obiettivi notevoli. I suoi fondatori hanno tutti un passato come manifestanti contrari alla costruzione della base americana a Vicenza, come dimostra la maglietta con l'ormai conosciuto logo "No Dal Molin", indossata dall'allenatore Carlo Francesca durante le partite.

La squadra però non nasce con il semplice intento di ricordare la loro protesta, quanto piuttosto di istituirne una nuova, più ampia, contro il razzismo e la visione ormai prettamente economica dello sport e del calcio ad alti livelli.
"Sempre più business, più show, e meno sport" afferma il presidente Teo Molin Fop. Contro tutto questo vuole andare la squadra di calcio Polisportiva Independiente. L'assonanza insolita del nome non è il risultato di un grossolano errore di chi scrive, in quanto riprende il nome di un club argentino molto famoso: quello di un team fondato dagli operai di una azienda, ai quali era stato proibito giocare nella squadra degli impiegati, e che per questo si sono resi indipendenti. Lo spirito è lo stesso: un diverso modello di calcio, legato al divertimento, alla socialità, che diviene un momento di incontro tra culture differenti nella volontà di opporsi al razzismo, sempre più diffuso nello sport. "Soprattutto nei campetti di provincia" afferma Molin Fop. Per questo, quella dell'Independiente è una squadra variegatissima, che unisce giocatori italiani ma anche nigeriani, ghanesi, burkinabè e non solo, tutti poco più che ventenni, che si sfidano con altre squadre cittadine nel campionato AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport). "Sono squadre cittadine, campi amatoriali dove spesso l'acqua nelle docce è fredda e i palloni finiscono nei canali vicini perché non c'è la rete divisoria"dice Molin Fop. "Questo però crea un clima più disteso, dove non si deve vincere a tutti i costi e c'è una atmosfera più rilassata". Momenti semplici, quindi, animati dalla passione per lo sport, la stessa che il presidente ha riscontrato in tutti i giocatori, al momento di formare la squadra, e che si concludono si solito di fronte ad una pizza mangiata tutti insieme, compagni e avversari. Si tratta dunque di un discorso non legato soltanto alla protesta "No Dal Molin", ma, nonostante ciò, i provocatori in campo capitano. "E' una cosa normale per tutti, ormai, non solo per noi. Non dipende dalla nostra protesta" spiega il presidente, che quindi non si cura di eventuali insulti o provocazioni gratuite che disturbino lo svolgimento delle partite, considerandole come una inevitabile parte del meccanismo sportivo, soprattutto calcistico. Come dicevamo all'inizio, l'Independiente non è solo una squadra di calcio: la sua attività sarà infatti legata d'ora in poi al Bocciodromo inaugurato sabato 5 marzo ai Ferrovieri, la cui palestra sarà gestita proprio dalla Polisportiva Independiente, che diventa dunque polisportiva a tutti gli effetti. (polindependiente.blogspot.com)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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