I giovani di destra per la compartecipazione agli utili
Giovedi 20 Maggio 2010 alle 23:39 | 0 commenti
Alessandro Benigno, Giovane Italia - A distanza di quattro decenni, credo che la storica legge n.300/1970, che ha introdotto tutele per la libertà e la dignità del lavoratore, vada riformata e adeguata al contesto attuale. Pur senza eludere l'importante necessità normativa di proteggere la persona nei contesti lavorativo e sociale in cui essa opera, anche in relazione ai precetti costituzionali, penso sia giunto il doveroso momento di un ammodernamento delle norme che regolano il sistema lavoro, per far fronte alle sfide del giorno d'oggi, sfide che sono diverse rispetto a quelle dell'epoca in cui la legge è stata promulgata. Basti pensare al cambiamento per certi aspetti radicale del mercato del lavoro, delle relazioni industriali e delle realtà produttive anche a fronte della crisi economica.
Un punto dal quale politica e parti sociali dovrebbero partire per innovare lo Statuto, è secondo me la partecipazione dei lavoratori agli utili e al sistema di governo dell'impresa, da sempre cavallo di battaglia della Destra. In un momento di particolare incertezza economica e sociale, questo sistema potrebbe assicurare una maggiore coesione tra datore di lavoro e lavoratore, in modo che queste due figure possano risollevarsi insieme dal momento critico. Sono fiducioso nel Governo e nelle sue politiche del Lavoro che, nelle vesti del ministro Sacconi, riuscirà indubbiamente a fare sintesi tra parti sociali, Parlamento ed esecutivo stesso, affinché anche il mercato del lavoro possa ricevere una nuova regolamentazione che vada a garantire un futuro migliore alle prossime generazioni.
Alessandro Benigno (Presidente provinciale Giovane Italia)
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