I furbetti del pitalino e lo statuto Ipab
Giovedi 6 Maggio 2010 alle 19:04 | 0 commenti
In queste ore il consiglio comunale si appresta a discutere le osservazioni al nuovo statuto dell'Ipab, l'ente pubblico che gestisce gli ospizi cittadini.
Si tratta di una materia in parte complessa per un comparto attorno al quale ruotano interessi, personale, sanità , quattrini e pitali.
Tra gli emendamenti presentati rispetto al disegno della giunta di centrosinistra (Achille Variati, Pd è il sindaco) quelli che politicamente pesano di più sono gli 8 di Gerardo Meridio, consigliere comunale del Pdl ed ex presidente dell'Ipab poi commissariato dalla regione.
Ed è stato proprio il commissario straordinario a redigere lo statuto.
Oltre alla firma di Meridio i documenti sono sottoscritti dal consigliere Patrizia Barbieri, ex assessore comunale agli affari sociali della Lega Nord, vicina al gruppo PdL doc, da cui si è staccata la componente sartoriana confluita nel PdL Forza Italia. Una disamina, necessariamente pepata, sugli emendamenti può essere utile per avere una chiave di lettura ampia rispetto alla materia trattata proprio in queste ore in sala Bernarda.
Emendamenti uno e cinque. Non si capisce il rilievo di Meridio, se il comitato dei familiari non è in contrasto con la norma non si comprende perché la sua collaborazione col cda non possa essere ribadita nello statuto; per caso non si tollera che qualcuno tra i familiari degli utenti possa in qualche modo metter becco nelle decisioni del consiglio di amministrazione?
Emendamento due. Rimane difficile capire se la blindatura dei membri del cda di Ipab sia materia la cui disciplina spetti al comune o alla regione. In termini generali però è disdicevole che un membro del cda non possa essere revocato dall'organo che lo nomina (un tempo il sindaco di Vicenza, da domani, stando alle carte il consiglio comunale, senz'altro un passo avanti). Purtroppo il centrosinistra, dopo avere criticato in passato questo andazzo e dopo avere criticato le scelte della vecchia giunta Hüllweck, si ritrova con lo stesso meccanismo. In altro modo se una volta Pd e dintyornoi contestvano uan norma ritenuta non giusta, perché hanno smesso di manifestare le loro contrarietà ? Che cosa è cambiato nel frattempo? In ossequio alla democrazia diretta sarebbe bene che i membri del cda li votassero direttamente i cittadini, punto. Checché ne dica la norma, che se lo impedisce è sbagliata.
Emendamento tre. Questo emendamento è un'opera di trasformismo. Meridio dopo essere stato per anni ed anni il padre padrone di un Ipab il cui cda era solo marcato centrodestra adesso chiede che da regolamento una sedia sia comunque garantita alle minoranze. Astrattamente il principio è valido, ma dopo quello che è successo durante gli anni passati la cosa appare assai strana. Si tratta solo di una improvvisa vena comica o sotto sotto, qualora l'emendamento fosse accolto, si tratterebbe di un inciucio col centrosinistra di Variati?
Emendamento quattro. Con questo documento Meridio propone l'inserimento nell'organigramma di Ipab di un direttore sanitario. Altra poltrona ben retribuita in periodo di vacche magre? Se l'emendamento sarà accolto chi sarà nominato? Una figura vicina a Meridio? A Variati? A tutti e due? Dopo l'inciucio del dirigente vicino al Pdl transitato dall'Ipab all'assessorato al personale, assisteremo ad una nuovo capitolo della saga "Amici miei, ma anche tuoi?". Dal documento di Meridio si intuisce tra le righe che il direttore sanitario avrebbe la possibilità di nominare anche consulenti e professionisti esterni senza passare per il cda. La motivazione asserita è che in certe circostanze le nomine vanno fatte d'urgenza, specie nel ramo medico, ma per le urgenze non c'è l'ospedale? E, poi, chi vieta di convocare d'urgenza un cda, per giunta finalmente ridotto ad un massimo di 5 membri?
Emendamento sei. Con questo documento si propone di adeguare i compensi del presidente di Ipab a quelli di un assessore a tempo pieno e quelli dei membri del cda agli emolumenti dei consiglieri comunali (rispettivamente, circa 2000 euro e circa 800 euro). Se lavorano bene la cifra è ragionevole. Allo stato invece è il consiglio di amministrazione che decide gli emolumenti il cui ammontare complessivo non deve superare lo 0,25% delle entrate di gestione, tetto, comunque, previsto anche dall'emendamento. Non approvando l'emendamento la determinazione degli emolumenti rimane su un terreno rimane assai vago perchè permetterebbe al futuro cda di far schizzare all'insù i compensi in concomitanza di possibili maggiori entrate. Signor Variati, austerity please! In questo caso la proposta Meridio va salutata con favore. Meglio sarebbe, però, nel caso di un ente sociale come l'Ipag, se presidente e consiglieri prestassero la loro opera gratuitamente. Se non trovano nessuno disposto a sobbarcarsi l'onere ho già in mente qualche nome ...
Emendamento sette. Si tratta dell'emendamento più tecnico. Meridio propone di cambiare il contratto dei dipendenti Ipab da quello degli enti locali a quello sanitario perché la caratterizzazione sociale dell'ente è ormai soccombente rispetto a quella sanitaria. Non sono d'accordo. Se si chiede una struttura de facto ospedaliera è bene che se ne occupi la regione e basta, visto che la competenza è sua. Si rischia altrimenti di volere come principio l'assunzione di personale con contratto sanitario per aprire poi a cooperative e simili che sottopagando i loro dipendenti lucrano indegnamente perché prendono tanti soldi dall'ente pubblico per darne assai meno al lavoratore. Il caso , e non solo, insegna ...
Emendamento otto. Anche questo è un emendamento tecnico, almeno apparentemente. La giunta Variati ha fatto pressione sul commissario affinché inserisse una norma transitoria che lascia in carica per tre anni il cda, de facto sino alla fine della giunta Variati. Meridio condivide questo criterio ma chiede che la decadenza del consiglio sia legata indissolubilmente alla fine della consiliatura, cosa che ci trova d'accordo. Sembrerebbe lana caprina ma non lo è. Che succede per caso se Variati cade o si dimette, magari per candidarsi come parlamentare? Magari perché ci sono elezioni anticipate? Una eventuale giunta di colore politico che gli succede potrebbe trovarsi sul groppone un cda "ostile", come è successo proprio a Variati. In questo caso Meridio, reduce lui proprio dalla presidenza del cda ostile, per evitare la nemesi, rende pan per focaccia a Variati. Non a caso vengono tutti e due da mamma Dc. Rumoriano il sindaco, dalla corrente "Forze Nuove" Meridio.
Emendamento mancante. «Viene garantito libero e totale accesso agli atti dell'Ipab da parte dei consiglieri comunali con la sola eccezione dei dati sensibili e personali riguardanti lo stato di salute degli ospiti. Una volta ogni sei mesi i familiari degli ospiti hanno il diritto in sede di assemblea aperta al pubblico di sottoporre (il che vale anche per i residenti di Vicenza che facciano richiesta per iscritto) il cda ad una sessione di interrogazioni cui va data risposta orale immediata o scritta nel volgere di 48 ore. La risposta è di pubblico dominio e inserita sul sito web dell'ente. Se il cda non assolve all'incombenza del question time entro due settimane dalla convocazione da parte del comitato dei familiari il cda medesimo decade»
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