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Primarie: oltre 39 mila votanti, Moretti al 66%: "da domani lavoreremo con Rubinato per il bene del Veneto"

Di Edoardo Andrein Domenica 30 Novembre 2014 alle 22:30 | 0 commenti

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I dati definitivi diffusi dal Partito Democratico indicano che si arriva a quota 39.476 votanti in Veneto che si sono recati nei seggi per scegliere con le primarie il candidato presidente alle regionali, con percentuali che si attestano sul 66 per cento per Alessandra Moretti, 30% per Simonetta Rubinato e 3% per Antonino Pipitone. Moretti è arrivata verso le ore 21.30 nella sede del Partito Democratico provinciale di Vicenza per festeggiare la vittoria.

"Sono certa che la vittoria alle elezioni regionali arriverà - ha detto Moretti a caldo - e a vincere saranno i veneti. Ringrazio tutti gli elettori e i volontari, Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, questa è stata la vittoria di una comunità vera, quella del PD e del centrosinistra. Ora non c'è tempo da perdere, il Veneto ne ha già perso troppo negli ultimi anni e da domani lavoreremo insieme con Simonetta Rubinato per il bene della Regione".

 

Di seguito il testo integrale del discorso della Moretti dopo la vittoria:

C’è un tempo per tutto, un tempo che sa unire presente e futuro, lasciando finalmente il passato alle spalle . 

C’è un tempo per la gioia, un tempo per i grazie, un tempo per le battaglie da combattere e poi un tempo ancora più fondamentale: quello della vittoria, che sono certa arriverà.  È la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria.
A vincere non sarò io, ma  tutti noi veneti. Noi che abbiamo avuto il coraggio di crederci già in questi mesi di campagna per le primarie; noi che abbiamo corso, insieme, per la nostra regione, noi che abbiamo volantinato per le strade, noi che abbiamo tenuto i seggi aperti nonostante il freddo, senza stancarci mai. 
Noi, soprattutto, che abbiamo scelto: scelto di andare al gazebo a votare, portando le nostre famiglie e i nostri figli e mostrando loro che la  politica è soprattutto l'opportunità di scegliere. 
E noi abbiamo scelto di riprenderci il nostro Veneto, pezzo dopo pezzo. 
Perché il futuro del nostro Veneto è un ritorno, il ritorno a casa nostra.
Perciò grazie, grazie a tutti voi. 
Questa è la vittoria di una comunità intera, quella del Partito Democratico e del centrosinistra veneto , che finalmente quella scelta l'ha presa, decidendo di invertire la rotta di una Regione per troppo tempo dimenticata nelle mani della destra, lasciata in balia della noncuranza. Una Regione che a lungo si è nascosta sotto l’ombra di palazzo Balbi. Trincerata per viltà e incompetenza nelle sue stanze, così lontane dalla periferia e dalla vita reale di chi ogni giorno fa i conti con le proprie crisi. Un posto che manca in ospedale, una banca non disposta a finanziare una buona idea, il terrore di perdere il lavoro, la paura di uscire di casa perché la città non è più sicura come un tempo.  Sto parlando di vita vera, della nostra vita.
C’è un tempo per ogni cosa, dicevo all'inizio.  E il tempo per la battaglia inizia adesso, non c'è tempo da perdere -il Veneto ne ha già perso troppo. 
Da subito lotteremo per portare aria nuova in quel palazzo, spalancando senza timore porte e finestre rimaste a lungo chiuse. Dentro, faremo entrare tutto il Veneto, perché il Veneto è di tutti noi. Quello delle partite IVA, dei giovani che vogliono fare impresa, delle start-up, delle famiglie troppo a lungo mortificate per l’assenza di servizi, il Veneto degli agricoltori ingannati dalle menzogne sulle quote latte.  Non avremo paura, perché non si può avere paura di tornare a casa.
Il Veneto che immagino (condivido la tua osservazione... Forse "immagino" è meno concreto, ma più morbido. Altrimenti si potrebbe dire "il Veneto che ci meritiamo") rimette al centro la sicurezza territoriale, usata finora solo come spauracchio contro il diverso, contro lo straniero, fabbrica d’odio e di ansia fine a se stessa e mai concreta risposta al problema.
Il Veneto che progetto è una Regione che conosce il rispetto, che garantisce i diritti di chi è in regola. Un Veneto forte e inclusivo che non si chiude alla paura. 
Chi vince, saprà governare risolvendo, insieme a voi, i problemi a lungo ignorati, rendendo più sicure le nostre città con l'illuminazione e garantendo soldi e mezzi a chi pattuglia i nostri quartieri. 
Dove sono finiti coloro che agitavano spettri e promuovevamo finte ronde? Ci hanno fatti sentire più al sicuro o, piuttosto, tenuti in ostaggio dalla paura in una Regione che ci appartiene?
Chi vince, saprà governare senza temere di risolvere il dissesto idrogeologico, senza rinviare i problemi ad un domani che non arriva mai. Abbiamo l'opportunità di fare la storia della nostra terra, realizzando grandi opere, senza isolarsi come è stato fatto finora, ma utilizzando appieno i soldi e le risorse che l'Unione Europea ci ha dato. 
Perché anche il Veneto è Europa e qualcuno dovrà farsene una ragione . E anche l'Europa è Veneto.
Chi vince, saprà governare senza la paura di rendere trasparente la nostra amministrazione, di rendicontare tutto ai cittadini, di snellire la burocrazia, di trasformare le istituzioni in una casa con le porte finalmente aperte: ci appartiene, il Veneto è finalmente nostro, di tutti noi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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