I cittadini di Settecà dimenticati da Vicenza: lo sostiene Zentile di Prc
Sabato 15 Dicembre 2012 alle 17:50 | 0 commenti
Guido Zentile segretario del circolo di Rifondazione Comunista "Carlo Giuliani" Vicenza Nordest - Recentemente i cittadini di Settecà giustamente si lamentano per il fatto che sono meno degli ultimi. La parte est della città essendo diventata da anni la sede di un centro commerciale, non riscuote l'interesse delle amministrazioni comunali se non quando devono garantire gli appetiti di noti immobiliaristi. La frazione sembra cancellata, come se i loro abitanti non esistessero.
Completamente isolata dal centro, tranne per via veicolare, i residenti soffrono la mancanza di sicurezza stradale ed illuminazione, di collegamento ciclo-pedonale diretto con il centro, dei servizi sociali e di integrazione nel tessuto cittadino. Dimenticati? Si dimenticati.
La nuova rotatoria costruita ancora a servizio del traffico veicolare, e del centro commerciale, non è utile ai residenti, poiché incentiva ancor di più la fluidità del traffico e la velocità , tanto che i residenti non hanno nemmeno la possibilità di un attraversamento in sicurezza per raggiungere gli unici punti vendita nel centro commerciale. E' chiaro che i residenti si chiedono se sono cittadini di serie C (o serie inferiori) e perché dovrebbero compiere il dovere di votare le amministrazioni cittadine. Anche nel Piano degli Interventi, ci si dimentica di questa frazione, Settecà è ricordata solo nel caso dell'ampliamento del centro commerciale, e per l'area dell'arena degli eventi, o nel caso della futura TAV-TAC. Ma i cittadini non esistono? No sono considerati invisibili, poiché Settecà è una strada di passaggio e nessuno si ricorda di loro se non forse, quando in caso di gravi infortuni stradali, eppure sono lì con il loro nucleo storico a fare da porta Est alla città , a ricordare un passato rurale non più esistente, e a gridare rabbia e dolore.
Chiediamo rispetto per questi cittadini, chiediamo che questa frazione sia riconosciuta, e sia messa in sicurezza la viabilità per pedoni e ciclisti, che il quartiere possa godere dei servizi sociali essenziali e centri sociali pubblici ove incontrarsi.
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