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I 50 anni dell'Istituto Rezzara, Variati: di queste realtà la comunità ha assoluto bisogno

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 11 Giugno 2014 alle 14:59 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - L’Istituto Rezzara di Vicenza, istituzione culturale, impegnato nella lettura continua della società e nella formazione socio-culturale, celebra domani, giovedì 12 giugno alle 17.30, al Teatro Olimpico, concesso dall’amministrazione comunale, i suoi cinquant’anni di vita. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato questa mattina a palazzo Trissino dal presidente e dal direttore dell’istituto, Luciano Righi e mons. Giuseppe Dal Ferro, affiancati dal sindaco Achille Variati e dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala.

“La grande intuizione – ha sottolineato il sindaco Variati - di restare assolutamente indipendente, anche dalla diocesi, oltre che dalla Democrazia Cristiana e dai partiti, è stata la fortuna dell'istituto, che altrimenti non sarebbe arrivato ai giorni nostri con un'attività così fresca e attuale. Dobbiamo al Rezzara – ha inoltre aggiunto - gli approfondimenti di generazioni di vicentini, e non solo, che hanno ricevuto una solida formazione, di livello molto alto, che in molti casi ha permesso loro di rivestire incarichi importanti nella comunità vicentina e nazionale. La disponibilità del Teatro Olimpico è quindi anche una traduzione in un atto concreto della riconoscenza da parte della città a questa istituzione nella speranza che la forza e la validità delle sue intuizioni possano continuare nel tempo, perchè di realtà come queste la comunità ha assoluto bisogno”.
“Cinquant'anni fa c'era l'Accademia Olimpica – ha evidenziato l'assessore Sala - , ma non c'era nulla in città che si occupasse di ricerca in campo prettamente socio-culturale. L'istituto Rezzara ha quindi riempito questo vuoto ed è riuscito a stare sempre al passo con i tempi, che ora pongono sfide sulla strada dell'internazionalizzazione e dell'integrazione”.  
“In questi 50 anni l'istituto si è avvalso di persone che hanno dato il loro apporto gratuitamente – ha dichiarato Righi -: questo volontariato è una delle caratteristiche del Rezzara, assieme alla sobrietà, che contraddistinguerà anche la celebrazione di domani. Auspico che i cittadini si sentano orgogliosi dell'istituto e che lo sentano proprio – ha inoltre aggiunto -. E auspico che possa continuare ancora per molto tempo a operare con entusiasmo e dedizione nell'azione di studio, ricerca, analisi, elaborazione e progettazione per dare risposte alle esigenze della società, non solo vicentina, ma anche veneta, nazionale e internazionale, contribuendo a creare le condizioni per una rigenerazione delle istituzioni della politica di cui oggi si sente tanta necessità, e valori condivisi e stabili che portino allo sviluppo della democrazia sostanziale e partecipativa verso l'unità delle persone e del popolo”.    
È stato quindi monsignor Dal Ferro a tracciare la storia dell'istituto Rezzara, evidenziando come negli anni sia entrato nel tessuto vicentino ed abbia allargato progressivamente la sua influenza in Italia e a livello internazionale. Ha promosso nel tempo una serie di istituzioni significative, come la scuola superiore di giornalismo e cinematografia per circa quarant’anni, la formazione socio-politica, la formazione di operatori a sostegno della famiglia, l’Università adulti/anziani presente in provincia e fuori con 26 sedi ed oltre 4.000 partecipanti.
Fin dal 1967 ha organizzato i convegni sui problemi internazionali di Recoaro Terme, che da quest’anno saranno trasferiti a Vicenza. Questi ultimi hanno visto confluire negli anni a Vicenza personalità di grande prestigio, cardinali, ministri e scienziati. Il filone internazionale del Rezzara ha trovato sviluppo anche in dialoghi con altri Paesi dell’Europa ed ora è in pieno svolgimento con le “cattedre” istituite dal Rezzara in Sicilia, in Puglia e in Friuli, per un rapporto continuativo con centri culturali e Università dei Paesi del Mediterraneo, dei Balcani e dell’Europa orientale. L’attività delle cattedre ha raggiunto importanti traguardi come il primo “Colloquio del Mediterraneo” con l’Università di Palermo nello scorso anno e il primo “Dialogo fra le due sponde” con l’Università di Bari nel prossimo ottobre.
Attualmente l’Istituto si concentra nel dialogo con le élites culturali italiane ed estere, dalle quali dipende l’elaborazione di progetti di pace e di convivenza umana. A tale scopo a Vicenza promuove la formazione culturale specializzata di giovani con un master socio-politico in prospettiva europea ed un corso specialistico per operatori a sostegno della famiglia.
Domani, dopo i saluti delle autorità, monsignor Giuseppe Dal Ferro traccerà un breve excursus storico dell’istituzione e successivamente il Coro Schola San Rocco di Vicenza, diretta dal maestro Francesco Erle eseguirà un concerto di musiche del Sei-Settecento, con il supporto del pianista maestro Silvio Celeghin.
Ai partecipanti della celebrazione il Rezzara farà omaggio di una pubblicazione sulla sua storia curata da monsignor Dal Ferro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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