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Nebbiose diffamazioni e minacce su NV, Zocca senior sarebbe il vero"grillo" temuto da Variati

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 15:34 | 0 commenti

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Chi legge i mezzi del network VicenzaPiù e BassanoPiù sa che non giriamo molto intorno alle cose, almeno concettualmente, perchè, lo so, quando scrivo io, la logorroicità mi contraddistingue. Abbiamo criticato mercoledì notte il sindaco Achille Variati per una parte del suo intervento finale dopo l'approvazione del Piano degli interventi quando, in merito a «critiche e allusioni ammiccanti, grazie anche all'uso di una mia foto mentre brindo, su presunte connessioni con qualche interesse particolare» che aveva letto «su blog del Movimento 5 Stelle e di certi media che li spalleggiano» concludeva minacciando che «Visto che sono al limite della diffamazione, sto anche valutando se procedere legalmente ...».

Abbiamo difeso addirittura Alessandro Sallusti, a noi certo non vicino, e, pur supponendo che le affermazioni per quanto riguarda gli "spalleggiatori" fossero dirette a chi potrebbe essere nostro concorrente tra i media web, abbiamo preso posizione a loro difesa in questo modo: «La questione specifica non ci riguarda direttamente, penso, ma a maggior ragione, caro sindaco, le chiediamo: possibile che i termini "diffamazione" (presunta) e "querela" (minacciata) siano sempre più spesso pronunciati da politici e magistrati contro chi, al di fuori, guarda caso, degli immuni consessi elettivi o giuridici (caste?), prova a esercitare i diritti (libertà di stampa e di opinione) fissati dall'articolo 21 della Costituzione?»

Oggi su La Nuova Vicenza leggiamo un simpatico ma inquietante pezzo di satira (?) a firma di tal Elena Derossi in cui intorno a questa questione si adombrano già nel titolo (Pèntiti, direttore!) pesanti minacce ricevute o in arrivo al direttore di quel mezzo, Alessio Mannino, nostro ex valido collaboratore, con un linguaggio che abbiamo, però, fatto fatica a capire.

E con noi quelli, di varia estrazione, a cui abbiamo chiesto un'interpretazione autentica. I minaccianti sarebbero, se abbiamo capito bene, persone vicine al sindaco Variati che ne sarebbe il "mandante" (cioè Jacopo Bulgarini d'Elci e Matteo Quero) oltre a chi gli è dato come vicino prossimo venturo, Maurizio Franzina.

Tra i poi citati, "amici", Luca primo, secondo e terzo e una certa Linda non ci abbiamo capito più nulla e ce ne duole anche se ci conforta un, nostro, amico che pure fa politica attiva e che così ha commentato lo scritto: «non ho capito un c...».
Ora scrivere tutto (o quasi) quello che si vuole è un diritto sacrosanto, lo ribadiamo, fermi restando i diritti altrui, ma scrivere senza farsi capire dai lettori (se un mezzo punta ad avere lettori e a informarli "puntualmente") è snaturare il compito proprio di chi informa.

Siccome l'argomento sotteso, oltre ai brindisi citati sia oggi sia dal sindaco con tanto di foto (scattata, anche, da me ai tempi delle polemiche sul Bar Canceeto?), è il conteggio degli emolumenti percepiti da Achille Variati e da pubblici amministratori nelle sue condizioni (troppi, di sicuro, per i politici in genere, ma incassati ope legis, se il buon Alessio non ci fa su una bella inchiesta per dimostrare il contrario), mi è venuto un po' da sorridere quando, dopo aver letto, grazie a tag e link, che la "denuncia" di questo (mis)fatto è stata pubblicata su NV il 19 ottobre, mi sono ricordato di aver letto qualcosa di molto simile sul pacioso (in certi casi) Giornale di Vicenza.

L'ho cercata e, come ricordavo, non era un servizio/inchiesta della redazione (interna) ma una lettera già dell'11 ottobre di una delle vecchie Z (e Zorro non c'entra nulla) abituate a maneggiare soldi pubblici ai tempi della mai morta prima repubblica (absit inuiria verbis, perchè noi saremmo accusati di aver dato una mano a imprenditori locali per cui prima di parlare di terza chiudiamo la prima, di repubblica, ndr).

Tal Alberto Zocca, infatti, (è il papà di Marco Zocca, lo ha "svelato" Achille Variati stesso nella sua sdegnata replica pubblicata il giorno dopo sempre sul GdV) sciorinava in quella lettera il dettaglio delle cifre alla base delle lamentate minacce al direttore di NV.

Caro collega direttore ho imparato da te, quando tu, più giovane ma più esperto di me nel settore, difendevi il tuo andar dritto sui fatti e su nomi e cognomi. Allora fai nomi e cognomi con fatti e prove annesse e connesse, o chiedi di farlo, se è lei ad avere i contatti con le sacre fonti, alla tua Elena Derossi di turno.

Siamo contro le querele per diffamazione e vorremmo, quindi, aiutarti, ma per fatti e contro autori concreti, ce lo hai insegnato tu a differenza di certe vecchie, sia pur ottime, penne che ancora pungono con le allusioni e per nostalgiche ritorsioni. Penne alla Giuliano Zoso, sempre per non mandarle a dire, che alcune volte, poche per fortuna, abbiamo ospitato sui nostri allora giovani mezzi e dalle quali ci siamo definitivamente separati (in contemporanea col nostro reciproco addio, ricordi?) quando abbiamo capito che il loro fine non era informare, ma pilotare.

Caro Alessio (il mio tu più che di colleganza è di stima non cancellata per quello che con me hai fatto), dici e scrivi tutto, ma con precisione e senza le allusioni di vecchia scuola.

Altrimenti, se non fai chiarezza, viene fuori da quanto scritto su NV che il grillino (nel senso di specie politica o movimentistica di appartenenza) che Variati temerebbe per gli attacchi che dovrebbe subire sui suoi emolumenti non è Riccardo Allione, portavoce doc del Movimento 5 Stelle, ma Albeto Zocca, il fustigatore dei costumi. Altrui.

P.s. Nella foto, per legarla agli incappucciati di NV, mettiamo quella dei fantasmi dei poveri morti della Marlane Marzotto.

Tutti veri, tutti dimenticati. Per cui ogni occasione, anche questa, è buona per ricordarli e invitare i media e la società civile a d occuparsene. Grazie, Alessio, per l'occasione che mi hai dato.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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