Grande Raccordo Anulare Nord, Giometto: se lo dicono Variati e i parlamentari Pd ...
Lunedi 13 Maggio 2013 alle 08:50 | 0 commenti
Silvano Giometto, No Privilegi Politici Sì Dal Molin - Il Grande Raccordo Anulare Nord di Vicenza che architetti professionisti e architetti improvvisati chiamano "Tangenziale Nord" è, a detta anche di mia zia Genoveffa, la spalla necessaria allo spostamento del traffico di Viale Dal Verme alla parte nord della città . Mia zia Genoveffa ha ragione.
Gli imbottigliamenti di Via Dal Verme si eliminano solo creando la famosa bretella a nord che dovrebbe essere la prima parte di quel cordone ombelicale attorno alla città che una amministrazione avveduta dovrebbe pianificare.
Fossero stati altri sindaci ruspanti alla guida di Vicenza, in questi ultimi cinque anni la tangenziale nord o meglio "Il Grande Raccordo Anulare Di Vicenza Nord" (è il nome di quello che "gira" intorno a Roma, ndr) sarebbe già stato ultimato, invece abbiamo avuto, sì, sindaci ruspanti, ma nel senso che si mettevano davanti alle ruspe a ruspare con gli amichetti del No Dal Molin e partitume di sinistra perché quest'opera, (già finanziata) non venisse fatta.
Ora, la cronaca mediatica cittadina (vedi Vicenza Più) informa che:
6 (ben sei) parlamentari vicentini del PD per la prima volta all'interno dei palazzi romani si sono ritrovati ieri mattina insieme al sindaco Achille Variati in centro per promettere una azione coordinata e radicale in Parlamento al fine di riuscire finalmente a realizzare un'opera fondamentale non solo per la città ma per tutta la Provincia (fanno riferimento ovviamente al gran raccordo anulare nord di Vicenza).
Da mettersi le mani nei coglioni se sei parlamentari del PD dicono questo.
Perché conoscendo i tipi (non questi sei) ma gli amichetti di partito di sinistra, significa che non la faranno mai anzi, faranno il contrario.
Poiché le affermazioni hanno bisogno di prove per essere credibili, e per capire meglio appunto i tipi, ecco un breve riassunto delle vergognose balle dette dal PD prima della crapula con il PDL nella distribuzione delle sedie in parlamento:
«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).
«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).
«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013)
«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).
«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).
«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» ( Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).
«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d'emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D'Alema, 8 marzo 2013).
«Il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).
«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l'Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).
«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).
«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).
«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).
«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell'Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).
«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l'Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«L'alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«Lo dico con anticipo, io un'alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013).
«I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).
«Non c'è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).
«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).
«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo 2013).
E questi, secondo voi, sono personaggi credibili?
Ecco perché, ogni volta che qualcuno del Pd apre bocca, mi metto le mani nei coglioni.
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