Giuseppe Zigliotto "unito civilmente" col suo decennale compagno plaude i tempi moderni: oggi intelligenti, ieri no?
Lunedi 19 Settembre 2016 alle 19:09 | 1 commenti
Le deliberazioni, ossia la determinazione di un’azione mediante ragione non appartiene solo all’oggi. Per questo stupisce la dichiarazione del Signor Zigliotto sul superamento della “mentalità medioevaleâ€, come se in quell’epoca, durata ben mille anni (dal 476 al 1492 ma secondo colui che coniò nel XVII secolo il termine Medioevo, C. Cellarius dal 320 al 1453) fossero tutti “poco intelligentiâ€, compresi dunque Scoto Eurigena, Buridano, Bernardo ed Eloisa, san Tommaso, Giotto, Wiligelmo, Brunetto Latini, Dante, Petrarca, Boccaccio,  Ockam, Brunelleschi, Donatello , Ildegarda di Bingen, Santa Chiara, Cecco Angiolieri,  Giustiniano, Carlo Magno, Beda il venerabile, Matilde di Canossa, Irnerio, Federico II, i vicentini Ognibene Leoniceno, Oliviero da Arzignano, Antonio Loschi ecc. ecc. Nonché tutti i banchieri e i capitalisti fiorentini, capaci di fare vera e buona industria (operosità ) locale e internazionale e che dovrebbero essere presi da maestri, soprattutto nella contingenza attuale di Vicenza.
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