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Giro d'Italia, Formisano candidato Pd: ricordo emozioni del 1996, aspettando vincitore di oggi

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Maggio 2013 alle 12:46 | 0 commenti

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Federico Formisano, Candidato Pd  -  Era il 5 giugno del 1996: su Viale Roma gremito di migliaia di vicentini (il Giornale di Vicenza parlò di 100.000 presenze lungo il percorso) Mario Cipollini, il velocista più forte dell'epoca, arrivò davanti a tutti con una volata imperiosa delle sue (foto sirotti.it). Stefano Ferrio scriveva sul nostro quotidiano "Il Giro si vive. Vederlo è secondario.

Figurarsi quando a trionfare è un moderno replicante degli dei greci di nome SuperMario. Se sul video Cipollini schizza come un proiettile, dalla curva della stazione fino al traguardo davanti a Campo Marzo, dal vivo è un'invisibile saetta".
Iniziava così la memorabile due giorni ciclistica che mantenne Vicenza all'attenzione dei media nazionali, al centro delle immagini televisive. Cristina Troncia sul GdV parlò di una Vicenza allo specchio " Tra dirette, speciali e collegamenti vari, Vicenza è apparsa per parecchie ore sui canali Fininvest e Rai. La città ha superato l'esame. E gli organizzatori locali possono stare contenti: hanno fatto bella figura." Replicava il Gazzettino "Grazie anche al contributo dei tanti che hanno lavorato perché Vicenza sfoggiasse l'abito di festa, ne è uscita un'immagine che ha incantato i milioni di telespettatori che seguono ogni giorno la corsa rosa. Protagonisti in Tv sono stati i tifosi vicentini, corretti composti e sportivi nell'incitare tutti e le bellezze naturali e architettoniche che circondano la città del Palladio"
Dopo l'arrivo della tappa in Viale Roma, il giorno dopo da Piazza dei Signori partiva la Tappa a Cronometro destinata a decidere il giro: un percorso di sessantadue chilometri interamente snodato nella nostra provincia da Vicenza a Montecchio Precalcino, a Sarcedo a Thiene, fino alla Rosina e poi a Bassano prima di ritornare a Marostica, vicino alla Piazza degli Scacchi. Allora furono stimati 240.000 spettatori lungo le strade della provincia.
Furono giorni intensissimi, caratterizzati anche da aspre polemiche: chi non ricorda la querelle scatenata dall'Avvocato Ugo Dal Lago sulla pericolosità della curva davanti alla Stazione Ferroviaria di Vicenza ? Il Prefetto della città allora era Anna Maria Cancellieri, oggi ministro della Repubblica (e per qualche momento potenziale Presidente della Repubblica). Il Comitato per l'Ordine Pubblico con la stessa Cancellieri, con il questore Fersini, con i comandanti dei Carabinieri e della Polstrada, con il sottoscritto nella sua veste di Assessore allo Sport della Giunta Quaresimin, aveva valutato con attenzione l'esposto del legale vicentino, noto per le sue battaglie nel mondo dello sport, e aveva deciso di intervenire rettificando la carreggiata. La larghezza della curva fu portata da 9 metri e 70 a 12 metri e 20 mediante la spianatura dell'aiola spartitraffico. I lavori furono realizzati dall'AMCPS con un costo supplementare non previsto dall'intervento comunale di circa 30 milioni delle vecchie lire.
Ma al di là delle polemiche rimase l'impressione vivissima di una grande festa di popolo. E non poteva che essere così, visto il grande amore dei vicentini per il ciclismo. Nelle strade del Veneto e del Trentino, in occasione delle grandi e decisive tappe del Giro non si contano gli appassionati provenienti dalla nostra provincia, nei bivacchi improvvisati a margine delle salite, compaiono come per incanto risorse alimentari e bevande. C'è un connubio stretto ed indissolubile, tra il mezzo meccanico e lo spettatore entusiasta di partecipare ad un happening popolare che non ha eguali.
Fu così in quei giorni anche per la nostra città e per il suo territorio; sarà così anche nelle prossime intense giornate. Per questo motivo plaudo al ritorno del Giro d'Italia a Vicenza dopo 17 lunghissimi anni. Per questo motivo mi sono battuto perché ciò avvenisse. A fianco dell'Amministrazione fin dai primi incontri al Ristorante La Nogarazza, fianco a fianco con gli appassionati che hanno permesso che questa rentree in città fosse caratterizzata dal successo. Adesso attendiamo di sapere solo chi sarà il campione che iscriverà il suo nome in un albo d'oro ricco di storia e di ricordi indelebili.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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