Giovine: ultima occasione per il centro destra le primarie. Purchè di coalizione
Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 16:38 | 0 commenti
Silvio Giovine, Presidente Regionale Giovane Italia - Le primarie rappresentano forse l'ultima occasione per ripartire dal territorio ma se qualcuno pensa di preconfezionare un biscottone per far vincere Alfano sappia che sarebbe deleterio sia per il segretario del Pdl che per tutto il centrodestra. E se il buongiorno si vede dal mattino vi è di che preoccuparsi. Dall'ufficio di presidenza che stabilirà le regole delle primarie si è deciso di tenere fuori il presidente nazionale Giovane Italia Marco Perissa.
Il nostro movimento giovanile che ha da sempre sostenuto l'esigenza di questo strumento di partecipazione ( anche quando i vertici del pdl lo escludevano a priori ) è stato di fatto messo alla porta in un momento fondamentale come quello in cui si è chiamati a dare un contributo per stabilire regole e dinamiche da applicare il 16 dicembre. Sono i nostri militanti che nelle scuole, nelle piazze, nelle università , nonostante la miseria dell'attuale panorama politico, hanno tenuto il collegamento con i nostri elettori, mettendoci sempre la faccia, a differenza dei tanti parlamentari nominati che, salvo qualche eccezione, sul territorio rappresentano ormai ben poco. Alfano farebbe bene ad ascoltare maggiormente la Giovane Italia e meno la trafila dei "big" di partito che si stanno affrettando a dichiarargli pieno sostegno a scatola chiusa, forse perché intimoriti che possa avvenire quanto prima ciò che tutti auspichiamo ossia un vero ricambio meritocratico. Vogliamo delle consultazioni serie fondate non sulla smania di apparire di qualche personaggio ma su documenti programmatici precisi.
In veneto per esempio, la giovane Italia è riuscita non solo a farsi ascoltare ma ha convinto i vertici del partito a strutturare delle primarie di coalizione in tutta la regione come annunciato in conferenza stampa lunedì a Padova.
Primarie di coalizione che dunque dovranno celebrarsi anche a Vicenza a meno che non si voglia consegnare nuovamente la città a Variati. Per cinque anni il centrodestra vicentino si è contraddistinto più per battibecchi che per un'opposizione seria. Ora è arrivato il momento di mettere da parte personalismi e far scegliere ai nostri concittadini il candidato sindaco che preferiscono permettendo alla stragrande maggioranza reale (di centrodestra) di divenire maggioranza elettorale.
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