Giovane Italia, Giovani PdL: no alla frase di Berlusconi su gay da Alessandro Benigno
Giovedi 4 Novembre 2010 alle 02:23 | 0 commenti
Alessandro Benigno, Presidente provinciale Giovane Italia Vicenza -  Sono convinto di rappresentare una comunità che crede che la politica sia una missione, uno stile di vita da condurre con sobrietà , equilibrio e trasparenza. Ma anche con intransigenza etica e valoriale nel rispetto di coloro che si rappresentano nelle Istituzioni e attraverso ruoli di Partito. Del resto il mio percorso, all'interno della Giovane Italia e del Popolo della Libertà , proviene dalla Destra, che si è sempre fatta portatrice di idee chiare e principi forti, espressi sempre con la massima coerenza.
Per questo credo fermamente che chi ricopre ruoli apicali non debba permettersi di lanciare messaggi degni di un mediocre cabarettista. E' da irrispettosi e irresponsabili concludere un comizio dicendo "meglio apprezzare le belle ragazze che essere gay". Soprattutto se si è alla guida di un ottimo governo, la cui azione non può che essere messa in ombra da boutade simili, e se si è leader del Partito in cui si rivede la maggioranza degli italiani.
Il Presidente Berlusconi ha sbagliato assumendo un tale atteggiamento sopra le righe che, oltre ad offendere gratuitamente le donne e gli omosessuali, ha messo in imbarazzo tutti coloro che quotidianamente danno il loro contributo al PdL esprimendo valori declinabili a tutela della famiglia naturale, che promuovono la centralità della persona nella società , che difendono le radici cristiane della nostra Patria. Penso questo senza l'ipocrisia e il falso moralismo di molti esponenti della sinistra che si sono espressi sulla vicenda, ma semplicemente con la convinzione che noi nuove generazioni non possiamo estrometterci da svolgere il ruolo di coscienza critica e morale dei nostri rappresentanti. Pretendiamo maggiore sobrietà , equilibrio e serietà da parte di tutti. Trattasi anche del Presidente del Consiglio e del Popolo della Libertà .
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