Giovane Italia contro l'amministrazione per l'ex Bocciodromo "proibito" e per orari bar
Domenica 6 Marzo 2011 alle 16:36 | 0 commenti
Silvio Giovine, Alessandro Benigno, Giovane Italia - Abbiamo appreso la divertente versione che i gestori del bocciodromo hanno fornito ai quotidiani per giustificare il trattamento riservatoci sabato pomeriggio; si sono sentiti in pericolo per la sortita provocatoria di estremisti. Se corrispondesse al vero questa fantasiosa ricostruzione le cose sarebbero andate diversamente.
I sei ragazzi della Giovane Italia, se effettivamente facinorosi animati da intenti bellicosi e provocatori, avrebbero agito in altro modo quando in via Rossi (dunque neppure all'ingresso del'ex bocciodromo ma per strada) si sono ritrovati circondati, insultati, minacciati e spintonati da più di quaranta individui. Il nostro senso civico invece ci ha spinto ad accogliere l'invito rivoltoci dalla Digos e ci siamo così allontanati per non creare disagi e alle forze dell'ordine e ai residenti di una via che purtroppo è già zona franca. Ciò non significa che permetteremo che i nostri diritti di cittadini vicentini vengano calpestati ulteriormente. L'ex bocciodromo è o non è un esercizio pubblico aperto a tutti? A che titolo i gestori si sentono autorizzati a discriminare eventuali ospiti del centro civico? Che autorizzazione hanno gli pseudo parcheggiatori della struttura per bloccare le macchine che intendono percorrere via Rossi chiedendo se sono residenti o meno? Perché abbiamo dovuto invitare noi i vigili urbani a rimuovere i cartelloni abusivi che i gestori avevano affisso per il quartiere? E' stato forse promesso loro un trattamento di favore? La situazione è già diventata insostenibile nonostante si stia parlando della giornata d'inaugurazione. Sabato prossimo invitiamo tutti i giovani vicentini ad accompagnarci al bocciodromo esercitando il sacrosanto diritto di accedere ad una struttura pubblica che, stando alle affermazioni dell'assessore Moretti, doveva essere aperta a tutti i ragazzi berici. E' surreale che l'amministrazione comunale, da una parte conceda ampi spazi di manovra ai gestori del bocciodromo, disobbedienti dei centri sociali, e dall'altra emetta ordinanze assurde come quella che impone lo stop nei bar della musica a partire dalle 20.30 penalizzando gestori animati dal desiderio di rivitalizzare il nostro centro storico. Il diritto al riposo dei residenti va tutelato, ci mancherebbe, ma in una società le diverse libertà dovrebbero convivere. Se ci sono dei problemi di ordine pubblico, la notte all'esterno dei locali, legati a sparuti gruppi che sentono l'esigenza di alienarsi dalla realtà per provare piacere, non possono certo pagare vicentini che hanno solo voglia di divertirsi in modo sano il fine settimana ma dovrebbe evidentemente rispondere di questa negligenza l'assessore alla sicurezza Dalla Pozza.Siamo dunque alle comiche finali, ci appelliamo ai consiglieri comunali d'opposizione affinché facciano il loro lavoro e pongano fine alla deriva a cui stiamo assistendo a Vicenza.
Silvio Giovine, Presidente Regionale Giovane Italia Veneto
Alessandro Benigno, Presidente Provinciale Giovane Italia
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