Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Otello Dalla Rosa: necessario avere sguardi e obiettivi diversi e multipli
Sabato 25 Novembre 2017 alle 19:46 | 0 commenti
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il candidato alle primarie del prossimo 3 dicembre, Otello Dalla Rosa, è intervenuto sul tema, delineando il proprio punto di vista nella nota che pubblichiamo. «È fondamentale avere ed estendere servizi dedicati - spiega Dalla Rosa - come il Centro Antiviolenza di Vicenza che in cinque anni ha preso in carico oltre 500 donne sottoposte a diverse forme di violenza: fisica, sessuale, psicologica, economica.
È però altrettanto necessario promuovere azioni di sensibilizzazione e di educazione all'affettività , alla cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze. Per questo quanto fatto finora, come la formazione per alunni e docenti sulla gestione non violenta dei conflitti, rappresenta la strada giusta e deve essere esteso il più possibile, in tutti gli ordini di scuola, sin dai primi anni di vita.
Va evidenziato, inoltre, il ruolo importante degli uomini non violenti, è necessario che sempre più facciano sentire forte la loro voce insieme alle donne.
Dobbiamo pensare sempre alle drammatiche implicazioni della violenza assistita dai minori e dal rischio di perpetuarsi di ruoli in catene che, invece, devono essere spezzate.
Nei prossimi giorni sarà trattata in Consiglio Comunale una mozione importante che apre un nuovo e fondamentale tassello nel contrasto alla violenza, il tema degli uomini maltrattanti, che deve vedere anche il comune di Vicenza con gli altri comuni della provincia e le istituzioni preposte esercitare un ruolo attivo e propositivo.
Siamo tutti in marcia contro la cultura della violenza: fisicamente oggi, 25 novembre, nel centro della città e tutti i giorni nelle nostre quotidianità e ruoli. Diciamo no al potere, al desiderio di possesso all'interno delle relazioni, all'incapacità di vivere rapporti pieni e veri fra persone.
Diciamo si alla valorizzazione della ricchezza di cui donne e uomini sono portatori. A una cultura del rispetto e della valorizzazione dell'altro che parte dalle relazioni in famiglia, dall'educazione all'affettività nei banchi di scuola e nei rapporti fra pari.»
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