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Giornata delle malattie rare, alcune non hanno neppure un nome

Di Monica Zoppelletto Martedi 28 Febbraio 2017 alle 11:48 | 0 commenti

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Si celebra oggi, 28 febbraio, la giornata delle malattie rare. Patologie definite orfane perché prive di diagnosi e terapie e in alcuni casi sono anche senza nome. Le malattie si definiscono rare perché colpiscono una persona ogni duemila e secondo l'Organizzazione mondiale dalla sanità in tutto sono tra le 6 mila e le 8 mila. La ricerca svolge un ruolo fondamentale per aiutare le persone, molti anche bambini, colpite da una malattia rara. A Vicenza è presente l'Associazione Malattie Rare Mauro Baschirotto. L'Istituto si pone come riferimento principalmente per malattie rare e/o genetiche al fine di arricchire in maniera rilevante il panorama delle risposte assistenziali che attualmente vengono offerte per la diagnosi e cura di queste patologie.

"In Veneto - dice Anna Albarello moglie di Giorgio Baschirotto e con lui fondatrice del centro - sono 8 mila le forme di malattie rare che colpiscono bambini e adulti. Il nostro progetto di ricerca riguarda la diagnosi molecolare di circa 200 malattie rare". La fondazione Baschirotto svolge un'importante ricerca e attualmente è impegnata nel trovare una diagnosi e una cura ad una forma rara di tumore, la fibromatosi aggressiva, in collaborazione con l'Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova. "La fibromatosi aggressiva - afferma Albarello - è una malattia rara in ambito oncologico. Lo scorso settembre due nostre ricercatrici hanno partecipato ad un convegno a Philadelphia ed esposto i risultati della ricerca. Il lavoro fatto è stato molto apprezzato".

La ricerca non si ferma e anche un'altra malattia rara con manifestazione di tipo tumorale e sotto la lente di ingrandimento della Fondazione Baschirotto: la sclerosi tuberosa. Non sempre dalla Regione arrivano finanziamenti per le terapie e le famiglie con una persona affetta da malattia rara si trovano molto spesso in difficoltà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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