Giometto: "la scalata alla Pluto? In tempi di crisi anche una petardata può andare bene"
Sabato 8 Settembre 2012 alle 18:20 | 0 commenti
Silvano Giometto, Vicenza Rinasce - Sembrava impossibile che questi controversi personaggi del No Dal Molin non ci regalassero in questo scampolo d'estate il meglio del loro repertorio bakuniniano: petardi, scritte con la vernice, cesoie per tagliare la recinzione, biglie, bastoni e qualche slogan avanzato a la fine lavori al Dal Molin da riutilizzare alla base Pluto di Longare. Il tutto condito con l'odiosa impudenza di farlo in nome della democrazia e della libertà . Meno male che un paio di questi neo Che Guevara li hanno identificati anche se di queste cinque dozzine di attivisti a cui appartengono i cinque identificati (normalmente in transito da Susa e Caldogno) vi è un repertorio fotografico da far invidia a Belem-Corona.
Momentaneamente i cinque arrapati invasori non sono stati portati nel Bed and Breackfast della polizia perché per loro grande fortuna, sono venute le loro mamme e li hanno riportati a casa.
Ma qualche altra marachella non è detto non trovino il tempo per combinare a breve.
Proprio strani questi No Dal Molin.
Non contenti di gozzovigliare al Park Fiorini nel festival bidone costato 75 mila euro a spese del contribuente vicentino e dati inspiegabilmente da questa amministrazione comunale la quale dovrà rispondere alla nuova amministrazione 2013 in caso di vittoria della lista Vicenza Rinasce, hanno pensato bene, forse a causa dello scarso livello forfettario del festival pattumiera, di arricchirlo con la spettacolare scalata alla Pluto. E in parte ci sono riusciti. Il tempi di crisi e di noia canicolare anche una petardata alla Pluto può andar bene.
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