Gioco d'azzardo, Colombara: non può decidere solo la questura
Sabato 12 Maggio 2012 alle 17:31 | 0 commenti
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale - Interpellanza:
A chi e con che mezzi la competenza per la salute e il sociale? Con circolare indirizzata negli scorsi giorni alle Questure di tutta Italia il Ministero dell'Interno ha ribadito come il Questore sia l'unico soggetto abilitato a rilasciare licenze per l'attivazione degli apparecchi di video lotteria (slot VLT) e la stessa Questura abbia la facoltà di disattendere le eventuali restrizioni imposte dagli amministratori locali con appositi regolamenti.
In buona sostanza, si ribadisce che le attività subordinate alla licenza del Questore possono essere sottoposte solo a restrizioni derivanti da leggi statali e da prescrizioni di polizia attinenti la salvaguardia dell'Ordine Pubblico. La novità dell'atto di indirizzo è nella istruzione operativa demandata ai Questori, ai quali si ricorda di agire sempre nella veste di tutori dell'Ordine e non di amministratori del decoro, del turismo, del consenso popolare verso questo o quel tipo di attività economica.
Alcune riflessioni
Si profila il rischio che la Questura, dovendosi attenere strettamente al proprio ruolo, non possa far riferimento alle norme locali (nel nostro caso il "regolamento sale gioco" e le norme urbanistiche approvate dal nostro Comune), così che tutti gli sforzi compiuti finora sul territorio rischiano di veder vanificato il loro lavoro, che si è basato proprio sul recepimento da parte della Questura di regolamenti e norme di origine locale. Inoltre, e in questo la Circolare non fa altro che mettere in evidenza una carenza normativa generale, se il Questore è l'unico abilitato a rilasciare autorizzazioni a questo esercizio, dovendosi però attenere solo ai criteri della sicurezza e dell'ordine pubblico, a chi la competenza per quanto riguarda gli aspetti sociali e della salute? La competenza sarebbe dei Sindaci, i quali risultano però privi di strumenti di intervento. Ricordiamo infatti come la questione, oltre che sul versante della sicurezza, abbia oggi forte rilevanza sociale (minori, fasce deboli) e sul fronte della salute (ludopatie). A corollario, la Circolare aggrava il compito delle Questure di un onere di motivazione specifica attinente la ragione per la quale un eventuale divieto comunale (contrastante con la normativa Statale sul rilascio della licenza) sia stato recepito piuttosto che ignorato. Favorendo di fatto i ricorsi. Le indicazioni contenute nella Circolare, in definitiva, rischiano di chiudere l'unico percorso che finora si era potuto intraprendere per tentare di regolamentare in qualche modo a livello locale il fenomeno del gioco d'azzardo (sale scommesse, Slot VLT ecc.), rendendo ancor più evidente la necessità di una normativa generale e maggior potere ai Sindaci.
Tutto ciò premesso,
si invita l'amministrazione: a mantenere lo stretto e positivo rapporto finora avuto con la Questura, al fine di valorizzare e dare continuità a quanto finora compiuto; a portare la questione in sede di ANCI, ponendo la questione della carenza di strumenti a disposizione dei Sindaci; a farsi interprete presso i parlamentari locali, cui lo stesso scrivente si è rivolto assieme ai cittadini, affinché interpellino a loro volta il Ministero in relazione alla Circolare in questione.
Si ringrazia per la risposta scritta ed in Aula.
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.