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Ginato, Fracasso, Possamai, il PD alza la voce sui treni interregionali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 24 Luglio 2013 alle 17:57 | 1 commenti

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Stefano Fracasso, Federico Ginato, Giacomo Possamai, Partito Democratico - “Il progetto della Regione Veneto viene presentato dall’Assessore Chisso come un cambiamento epocale di approccio al trasporto ferroviario per i pendolari. Ma la verità è che una finta rivoluzione maschera una serie di proposte insufficienti con il rischio concreto di un drammatico passo indietro”. Stefano Fracasso, vice capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale.

Fracasso commenta le proposte per l’organizzazione del trasporto ferroviario avanzate dalla Regione Veneto e lancia un appello: “Mi rivolgo alle istituzioni regionali perché non perdano questa occasione:  Vicenza può e deve diventare un nodo di collegamento tra l’asse principale Milano-Venezia e i centri della provincia. È una sfida da raccogliere, certo che per farlo servono investimenti, che al momento sembrano lontani”.

“Ogni pendolare – aggiunge il consigliere regionale del PD –  si rende quotidianamente conto di una realtà basilare che la Regione Veneto pare aver dimenticato. Senza investimenti, il trasporto ferroviario non può funzionare. Anche l’enfasi dell’Assessore sull’orario cadenzato è un abbaglio. In Europa l’orario cadenzato è un sistema frequente e puntuale di coincidenze. Da noi è una scommessa, una corsa a ostacoli, con un numero di corse ridotto, treni in ritardo e connessioni con i nodi decentrati della rete sempre più impegnative per i viaggiatori”.

“Dovrebbe riflettere – aggiunge Fracasso – anche il Presidente Luca Zaia. La Lega Nord si riempie la bocca con le chiacchiere sulla “macroregione del Nord”, ma oltre a sospendere i collegamenti diretti Venezia-Milano, pare che la Lombardia stia valutando di rendere Desenzano capolinea della tratta, creando un vuoto che diventerebbe pressoché incolmabile. Per migliorare il servizio reso ai pendolari non c’è alternativa ad una scelta politica generale. Servono più risorse per il trasporto ferroviario. Il Veneto è già, come evidenziato da anni nel rapporto Pendolaria, il fanalino di coda per investimenti su questo fronte. Con Zaia e Chisso, anziché migliorare, il ritardo sembra aggravarsi ancora di più”.

 

"La soppressione dei treni interregionali della tratta Milano-Venezia, strategici per i pendolari, cozza contro l'idea stessa di rafforzare e valorizzare quell'area metropolitana veneta di cui molto si discute. - questo il commento dell'on. Federico Ginato sulla soppressione dei treni interregionali -. Un nord infrastrutturato e collegato che ha come perno l'idea di diffusione e capillarità dei servizi, è davvero il punto di forza della ripresa economica del nostro territorio, ma tagliare pezzi di questi collegamenti, rischiando inoltre di rendere inutili gli investimenti fatti sulle stazioni intermedie, ci fa tornare indietro, invece di progredire sulla strada dello sviluppo e della crescita di una grande area metropolitana produttiva. Piuttosto che indebolire il trasporto pubblico, come si finisce per fare con operazioni come questa, è necessario tutelare i pendolari a cui non si possono chiedere ulteriori esborsi, soprattutto in questa fase già così difficile. L'obiettivo deve essere invece garantire ed ampliare i servizi esistenti nel quadro di un'idea di Veneto più efficiente e rivolto al futuro."

 

"La soppressione degli 8 treni interregionali tra Venezia e Milano è l'ennesimo colpo che Trenitalia e la Regione Veneto assestano a studenti e pendolari. Le giustificazioni dell'assessore regionale Chisso, che prova a "vendere" la soppressione delle corse come un'implementazione del servizio grazie all'aumento delle corse tra Venezia e Verona, sono semplicemente inascoltabili. La realtà è che da troppi anni a questa parte si assiste ad una ingiustificabile contrazione del servizio, con disagi sempre più gravi per coloro che prendono il treno per recarsi nei luoghi di studio e di lavoro. Non possiamo quindi che essere concordi con l'allarme lanciato dai sindaci Tosi e Variati, nonché dal consigliere Raffaele Colombara. È semplicemente ridicolo che dopo decenni di chiacchiere e annunci sulla SFMR siamo costretti ad assistere al suo esatto contrario: lo smantellamento progressivo del trasporto locale su rotaia".  Così, in una nota, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Vicenza e vicesegretario nazionale dei Giovani Democratici, Giacomo Possamai.


Commenti

Inviato Giovedi 25 Luglio 2013 alle 07:39

E di garzia le soluzioni sarebbero queste? Per migliorare il servizio reso ai pendolari non c?è alternativa ad una scelta politica generale. Servono più risorse per il trasporto ferroviario". Un poì' di tecnica e meno politichese sarebbe più utile per risolvere i problemi. Ma notoriamente la sinistra non è capace che di slogan generici soprattutto si richiama sempre a "scelte generali" e richiesta di denaro. Ma si dimentica la crisi e cxrede che siamo ancora in epoca di vacche grassissime.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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