Giardino Salvi, Rosini e Rotondi: vietato sedersi sul prato. Variati: "non siamo contro gli immigrati... ma gli africani hanno comportamenti diversi"
Martedi 6 Settembre 2016 alle 14:23 | 1 commenti
Inoltre le biciclette dovranno essere posizionate obbligatoriamente nelle rastrelliere agli ingressi del parco, pena sanzioni da 50 a 500 euro.
"Non si tratta di un'ordinanza - ha spiegato Variati - dovuta agli articoli di giornali degli ultimi giorni e non è pensata per andare contro i gruppi di immigrati che si ritrovano al Giardino Salvi, anche se gli stranieri che provengono dall'Africa hanno abitudini e comportamenti diversi dai nostri". Â
Vietato sdraiarsi, dormire, disporre giacigli, sedersi in posti che non siano le panchine. Obbligo di parcheggiare le biciclette esclusivamente nelle rastrelliere, fatta eccezione per le due ruote dei bambini. Passa da queste disposizioni, in vigore in via sperimentale da domani fino al 30 novembre, la lotta ai segnali di degrado registrati in queste ultime settimane al Giardino Salvi.
L'ordinanza, contingibile e urgente, è stata firmata questa mattina dal sindaco Achille Variati che, accompagnato dall'assessore alla sicurezza Dario Rotondi e dal comandante della polizia locale Cristiano Rosini, ne ha spiegato il senso: “Per far fronte a comportamenti anomali ampiamente riportati dai mass media locali e altrettanto ampiamente riscontrati dalla polizia locale, introduciamo in via sperimentale questi obblighi che vanno ad aggiungersi alle disposizioni già in vigore in città , primo fra tutti il divieto di bivacco. L'obiettivo è infatti dare agli agenti uno strumento in più per arginare fenomeni di degrado che stanno interessando proprio il Giardino Salvi. Grazie a questo provvedimento la polizia locale potrà sanzionare chi non si comporta secondo quanto disposto con una multa di 50 euro, ma soprattutto potrà costruire delle banche dati relative alle infrazioni di chi abitualmente causa degrado. Ciò ci tornerà utile quando, spero a brevissimo, sarà emanato il decreto legge che darà ai sindaci il significativo potere di allontanare da alcuni luoghi specifici chi si macchia di azioni di degrado urbanoâ€.
La presentazione dell'ordinanza, che entrerà in vigore da domani di pari passo con un potenziamento dei controlli e che sarà illustrata da cartelli in lingua italiana e inglese affissi fuori e dentro il parco, è stata per il sindaco l'occasione di rispondere ad alcune critiche mosse dall'opposizione consiliare in tema di gestione della polizia locale.
“Non è vero – ha detto il sindaco – che le immagini delle telecamere di controllo sono inutili perché nessuno le guarda. Esse sono visionate ogni giorno da due agenti presenti nella sala di controllo del comando. Inoltre sono utilizzate a fini di indagine nella sala operativa della polizia giudiziaria e in quella della questura che a sua volta ha accesso e governo pieno di questo strumento. Quelli per le telecamere sono soldi spesi bene, fondi totalmente e utilmente orientati alla lotta al degrado urbanoâ€.
Il sindaco ha inoltre rimandato al mittente l'accusa di aver depauperato il comando di risorse umane: “E' vero – ha detto il sindaco - che nel 2006 c'erano 151 vigili e oggi sono 117. Ma ben 17 su 34 sono andati in pensione già in epoca Hullweck senza essere sostituiti. E non certo per scelta di chi mi ha preceduto e poi mia, ma per precise disposizioni di legge sul personale delle pubbliche amministrazioni che riguardano tutta Italia e tutte le forze dell'ordine. Far intendere ai cittadini che qui ci sia una volontà di non assumere agenti è dire il falso. Senza contare che abbiamo appena previsto due nuove assunzioni e ne prevediamo a breve altre dueâ€.
Quanto alle pattuglie antidegrado, Variati ha precisato: “Accanto a quella da noi istituita con questa specifica funzione, anche tutte le altre si occupano di questo compito che rappresenta per tutti una priorità . E del resto ordinanze, azioni, assunzioni, collaborazioni con istituti di vigilanza privata, testimoniano la nostra precisa volontà di combattere tale fenomeno, reso più complesso dall'arrivo di persone da tutto il mondo, con culture ed educazione a volte profondamente diverse dalla nostraâ€.
Infine il sindaco ha voluto ringraziare gli agenti del comando di Vicenza: “Non si tirano mai indietro. Mi auguro che l'ordinanza del Giardino Salvi sia uno strumento in più nelle loro mani per il contrasto quotidiano al degrado. Vicenza non nega un pasto e un letto a chi non sa dove andare, ma pretende da tutti il rispetto delle regole di civiltà . Non sono certo contento di vietare di sdraiarsi sull'erba in un parco. Ma se gli strumenti tradizionali non bastano per combattere chi crea degrado, allora è necessario adottare misure speciali come questa per un certo periodo di tempo".
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