Sisma Giappone, non solo morti: spostamento asse terrestre di 10 cm e rischio nucleare?
Venerdi 11 Marzo 2011 alle 17:54 | 0 commenti
E' stato aggiornato ad almeno 90 morti l'ultimo bilancio provvisorio delle vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone. Lo riferiscono i media locali citando fonti della polizia.
Sul problema delle contaminazioni che nascerebbero da 4 centrali nucleari, in una delle quali è anche scoppiato in incendio, il Cnr minimizza, ma Legambiente afferma: l'allerta nucleare faccia riflettere Italia (fonti Adnkronos e Rassegna.it, foto ninjamarketing.it e Virgilio.it, qui la Photo gallery con una selezione di foto di notizie.virgilio.it: clicca qui per tutte le immagini).
Secondo gli esperti (fonte Il Messaggero.it) il terremoto in Giappone avrebbe provocato anche lo spostamento dell'asse terrestre, anche se sarebbe ancora presto per determinarne l'entità . Secondo una prima stima dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l'asse si è spostato di «quasi 10 centimetri», ma per il Centro di Geodesia spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è necessario raccogliere ancora molte misure prima di avere la misura esatta. Lo spostamento dell'asse terrestre può avere ripercussioni, sia pur di fatto impercettibili, sulla durata del giorno solare.
Rischi anche sul fronte delle paventate contaminazioni nucleari.
"Le fughe radioattive mi sentirei di escluderle. Nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni ma che di certo non ci sarà il cosi' detto 'effetto Chernobyl'". Così spiega Valerio Rossi Albertini, ricercatore del Cnr, all'ADNKRONOS gli eventuali rischi delle centrali nucleari giapponesi dopo il tragico sisma e lo tsunami che stamani hanno violentemente colpito la nazione nipponica con riflessi in atto in gran parte del Pacifico. "Il Giappone è terra sismica, per questo - aggiunge il ricercatore - tutte le centrali nucleari come anche gli edifici abitativi, sono statti costruiti tenendo conto di questa eventualità . La soglia, dunque, di tolleranza al sisma è elevatissima". Per questo il ricercatore del Cnr rassicura su possibili fughe radioattive anche se aggiunge che "non si possono escludere piccoli contaminanti in zone limitate". Di certo però "l'effetto Chernobyl non incombe sulle nostre teste". E anche per lo tsunami, il ricercatore assicura: "non credo che le centrali siano state costruite a portata di piena. Mi sento dunque di escludere che i giapponesi si siano esposti a questo rischio".
"Siamo costernati per quanto sta succedendo in Giappone". E' quanto dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sul violentissimo terremoto e sullo tsunami che hanno colpito il Paese del Sol levante. "In merito all'allerta nucleare scatenata dal sisma, ci fa piacere che il Cnr escluda un possibile effetto Chernobyl delle centrali giapponesi ma non ci tranquillizza, perchò anche il rilascio di piccoli contaminanti mette a repentaglio la salute umana".
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