Gestione in house di Aim, Equizi: firme per richiesta referendum popolare
Sabato 13 Aprile 2013 alle 21:23 | 0 commenti
Franca Equizi, SOS Vicenza Giustizia e Legalità  - Il 26/03/2013 il consiglio comunale di Vicenza ha deliberato l’uscita dalla gestione “in house” dei servizi di AIM. La nostra multi utility affiderà a gara tutti i servizi pubblici: gas, rifiuti, trasporto pubblico, global service. Il sindaco, con nostra grande sorpresa, utilizza niente meno che un decreto legge, aspramente criticato e contestato da buona parte della sinistra parlamentare, approvato dell’'odiato governo Berlusconi.
La delibera, infatti, fa riferimento all'’articolo 4 del D.L. 138/2011. Tale articolo, a quanto ci risulta, con sentenza N. 199 del 2012 della Corte Costituzionale, è stato dichiarato incostituzionale, perché violava la volontà popolare espressa solo qualche settimana prima dal referendum contro la privatizzazione dell’'acqua e degli altri servizi pubblici. Tale norma, a nostro avviso, è quindi decaduta e non ci risultano altre leggi che impongano l'’uscita urgente dalla gestione “in house” per la nostra municipalizzata. Al di là della parte normativa noi puntiamo il dito anche contro le dichiarazioni, rilasciate alla stampa, da Variati: “"Per Aim è tempo di uscire dall'”in house”…... abbiamo ereditato un'azienda in grande difficoltà e l'abbiamo risanata e fatta crescere. Ora dobbiamo spingerla a navigare nel mercato. Da proprietario ho l'obbligo di continuare a far crescere l'azienda, ma con questi limiti il rischio è di strangolarla”".
Ricordiamo al sindaco che lui è solo il rappresentante pro tempore della proprietà e non il proprietario. I proprietari di Aim siamo tutti noi cittadini. Siamo noi che dobbiamo decidere il futuro della nostra azienda! Lui e il consiglio comunale non hanno una nostra delega in questo senso, infatti, il programma elettorale non prevedeva alcun provvedimento di questo tipo. Un vero politico, secondo noi, non dovrebbe mai dimenticare di essere solo un dipendente privilegiato dei cittadini. A fronte di tutto ciò chiediamo il ritiro immediato della delibera sopracitata e invochiamo a gran voce l’'indizione di un referendum popolare affinché siano i cittadini, come loro sacrosanto diritto, a decidere il futuro di AIM.
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