Quotidiano | Categorie: Energia, Agricoltura

Forum internazionale dell'energia: l'Italia non diventi un campo che coltiva energia, ma cibo!

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 14 Giugno 2011 alle 19:10 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza  -  Il presidente Sergio Marini: “l’Italia non può diventare un grande campo che coltiva energia, ma deve continuare a produrre cibo". Il presidente Diego Meggiolaro: “con il nostro grande progetto abbiamo il compito di cambiare gli stili di vita."

“Lo sviluppo delle rinnovabili dopo l’addio del nucleare non deve diventare un business per i soliti noti, consapevoli che il rischio di manovre speculative sulle rinnovabili presenta infiltrazioni anche della criminalità.", ha esorditocosì Sergio Marini, presidente nazionale Coldiretti.

"Le energie rinnovabili di origine agricola possono dare un contributo al problema energetico del Paese ma deve essere rispettato il primato della produzione del cibo nella gerarchia delle priorità”. Parole chiare quelle espresse questa mattina alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia dal presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, in occasione del Forum internazionale dell’energia “per Una filiera agricola tutta italiana e rinnovabile”. Concetti sposati appieno dal presidente della Coldiretti vicentina, Diego Meggiolaro, con al seguito oltre cento rappresentanti della Federazione vicentina, in particolare quando a prendere la parola è stata la giornalista e conduttrice televisiva Licia Colò: “quello che noi mangiamo costa troppo poco. Siamo disposti a spendere molto per un paio di mutande, ma quando si tratta di cibo andiamo alla ricerca del risparmio, alimentandosi troppo e male e, di conseguenza, ricorrendo a palestra e diete, sempre senza lesinare i costi che questo comporta”. Una situazione drammatica, quindi, a fronte della quale Coldiretti sta promuovendo un percorso di responsabilità sociale che interessa i produttori ed al contempo i consumatori. “Il nostro ambizioso compito – sottolinea il presidente Diego Meggiolaro – è anche quello di voler modificare gli stili di vita, con la consapevolezza che l’attuale modo di vivere non è certo salutare e non ci permetterà di resistere a lungo. Vogliamo che i cittadini sappiano scegliere ed intendiamo continuare a garantire loro un’offerta alimentare di qualità, fatta delle eccellenze del territorio: la nostra maggiore ricchezza”. Tutti concetti espressi anche nel saluto introduttivo del governatore del Veneto, Luca Zaia. E ritornando alla questione del nucleare il presidente Sergio Marini conclude: “ci sono diversi motivi che ci avevano convinti che in Italia era meglio tenersi lontani dalle centrali nucleari ed investire sulle energie rinnovabili. Innanzitutto, il tema della sicurezza, drammaticamente tornato alla ribalta dopo il disastro in Giappone, che non si può semplicemente liquidare come una questione “emotiva”. In secondo luogo, sarebbe stato assurdo per l’Italia avviare oggi un percorso che ci impegnerebbe per diversi anni proprio quando molti Paesi, a cominciare dalla Germania, hanno deciso in questi giorni di uscire dal nucleare. In ultimo, è bene tenere in mente anche per il futuro che sulle applicazioni scientifiche che potenzialmente possono arrecare danni planetari, irreversibili ed irrisolvibili, come il nucleare e gli ogm i cittadini hanno il diritto ed il dovere di potere decidere se e come ciò che la scienza propone debba essere applicato. Da parte nostra siamo ben lieti di poter continuare a produrre il buon cibo libero dalle contaminazioni del nucleare, libero dagli ogm e ad emissioni zero. Cioè proprio quello che la gente ci chiede”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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