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Formisano: interrogazione urgente su tre casse di espansione nel territorio a Nord di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 3 Novembre 2010 alle 00:40 | 0 commenti

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Federico Formisano, Capo gruppo Partito Democratico  -  Interrogazione urgente

Già da qualche anno, la Giunta Regionale del Veneto ha avviato il procedimento per la realizzazione di tre casse di espansione nel territorio a Nord di Vicenza. Nei documenti predisposti dalla Regione (Delibera del 26/05/2009, n. 43) si legge tra l'altro che

"L'area metropolitana di Vicenza, come noto, è storicamente interessata da estesi e frequenti allagamenti che hanno evidenziato la fragilità di un territorio altamente urbanizzato con importanti attività artigianali ed industriali per l'economia regionale veneta. Negli ultimi decenni tali fenomeni alluvionali si sono intensificati, causa anche le mutate manifestazioni meteoriche di forte intensità ed in brevi periodi, la Regione Veneto, in attuazione del trasferimento delle competenze dallo Stato in base al decreto legislativo 112/1998 ha ritenuto che la risoluzione delle problematiche in argomento fosse di primaria importanza per lo sviluppo di tale area, nonché per la sicurezza e salvaguardia della popolazione ivi residente.
A tale proposito, riprendendo gli studi già effettuati dall'allora competente Magistrato alle Acque, la Giunta Regionale ha affidato nel 2001 un incarico per la redazione di uno "studio per la verifica e comparazione tecnico - amministrativa ed economica delle ipotesi di intervento e individuazione della soluzione ottimale per la sistemazione idraulica dell'area metropolitana di Vicenza
";
Tale studio, redatto da Beta Studio srl di Ponte S. Nicolò (PD), ha evidenziato la necessità di realizzare tre casse di espansione nell'area a nord di Vicenza, indicando, altresì, che l'intervento che comporta un maggior beneficio per la sicurezza idraulica dell'area metropolitana di Vicenza è quello afferente la cassa di espansione sul torrente Timonchio in Comune di Caldogno, in quanto le opere su tale invaso sono realizzabili per stralci funzionali che, non appena conclusi, comportano benefici immediati per la sicurezza idraulica dell'area in parola.
Sono in molti, tecnici ed amministratori a sostenere che la realizzazione della Cassa di Espansione prevista dallo Studio del 2001 avrebbe scongiurato le conseguenze più gravi dell'alluvione che ha così duramente colpito il territorio di Vicenza e Caldogno.
Per tale motivo chiedo:
1- l'Amministrazione Comunale è a conoscenza dei motivi per i quali un progetto previsto da uno studio di dieci anni fa sia ancora fermo?
2- E' possibile che il Sindaco e gli Assessori competenti si attivino con la Regione affinché siano accelerati al massimo i tempi per la realizzazione delle Casse d'Espansione?
3- E' opportuno che il Comune di Vicenza metta a punto in tempi rapidi, uno studio sul nostro territorio che l'urbanizzazione selvaggia ha reso evidentemente fragile e se i rimedi, a suo tempo previsti, siano sempre attuali ed applicabili alla dinamica degli eventi?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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