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Formazione in agricoltura biologica per i detenuti di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 9 Settembre 2015 alle 15:13 | 0 commenti

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Comune di Vicenza 

Lo scorso maggio l’associazione Nova Terra (Progetto Jonathan) ha dato il via al progetto "Aromaticum", per il recupero di persone detenute, con la collaborazione dell'Ufficio di esecuzione penale esterna, Engim Veneto, Forum Agricoltura Sociale Vicenza e dell'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza.

"La sfida che ci poniamo è dare un futuro di lavoro alle persone una volta uscite dal carcere, una prospettiva diversa di vita - spiega l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala -. Il lavoro oggi sta cambiando e la prospettiva di un lavoro dipendente, preconfenzionato, è sempre più difficile e rara, in particolare per persone che a volte trovano ancora una società stigmatizzante. Ecco quindi la grande e nuova prospettiva di un ritorno alla terra, e in particolare ad uso non invasivo del suolo,  che dia possibilità di autoproduzione in assenza di reddito, e soprattutto di costruzione di nuove occasioni di lavoro per sé e per gli altri. Per questo il progetto è stato sostenuto da noi convintamente perché riassume i valori in cui crediamo: nuove possibilità per le persone, creatività, sostenibilità ambientale, socialità. Inoltre è dimostrato che l'apprendimento di un mestiere e il coinvolgimento in progetti come quello che presentiamo oggi riducono sensibilmente il rischio di recidive che è pari al 70% per persone in carcere mentre scende al 30% se è prevista una misura alternativa".

Il corso è rivolto a persone soggette a provvedimenti dell'autorità giudiziaria in carico agli uffici di esecuzione penale esterna dell’amministrazione penitenziaria. La formazione è stata affidata a due esperti in materia affiancati, per una parte delle ore, dagli operatori dell'associazione Nova Terra con funzioni di tutoraggio e supporto dei detenuti nel percorso formativo.

Il corso, predisposto per formare una decina di persone, è stato suddiviso in una parte teorica e una pratica; la parte teorica ha trattato l'agronomia di base con un approfondimento delle tecniche di produzione biologica; la parte pratica, grazie alla Congregazione delle Suore della Divina Volontà che ha messo gratuitamente a disposizione circa 700 metri quadri di terreno, ha previsto la messa a dimora di piante orticole a partire dalla stagione primaverile-estiva fino alla successiva stagione autunnale. Il corso, avviato nel mese di maggio, garantisce ai partecipanti la possibilità di seguire l’intero ciclo produttivo stagionale.

Gli obiettivi sono stati molteplici: fornire nuove competenze professionali per aumentare le capacità di reinserimento nel mondo del lavoro; avviare un'attività semi gestita dai detenuti per favorire lo sviluppo delle capacità progettuali, gestionali e organizzative; abbattere i costi di gestione della casa eliminando la spesa relativa agli ortaggi; attivare tirocini o inserimenti lavorativi in aziende agricole; avviare un percorso per valutare la potenziale realizzazione di una vera e propria azienda agricola che inserisca detenuti al suo interno.

A conclusione del percorso formativo, Engim Veneto (ente formatore accreditato presso la Regione) rilascerà ai partecipanti un attestato direttamente spendibile nel mondo del lavoro. Inoltre, la collaborazione del Forum Agricoltura Sociale Vicenza garantirà il supporto nel divulgare il progetto tra i propri associati nell'ottica di sensibilizzare le aziende agricole locali al fine di includere i soggetti beneficiari del progetto in inserimenti lavorativi all'interno delle aziende agricole vicentine.

L'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza ha garantito la collaborazione dei propri funzionari per supportare la fase progettuale, assicurare la connessione con le altre attività dell’amministrazione nell’ambito delle progettualità rivolte alle persone detenute, collaborare alla valutazione degli esiti del progetto garantendone visibilità e conoscenza.

Il progetto si concluderà l'11 settembre con una festa aperta alla cittadinanza: a partire dalle 19 saranno offerte degustazioni preparate con i prodotti dell'orto.

Aromaticum è stato avviato grazie al finanziamento di 10 mila euro ottenuto con la partecipazione a un bando della Regione Veneto relativo ai progetti in materia penitenziaria e per il recupero di persone soggette a provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Il finanziamento è stato integrato con 2 mila euro dell'associazione Nuova Terra e 500 euro del Comune di Vicenza.

L'Associazione “Nova Terra” opera da oltre 25 anni a Vicenza nell’ambito della promozione sociale e gestisce più che una comunità vera e propria una casa che accoglie detenuti in pena alternativa (in affidamento, semilibertà, permessi premio e in tutte le altre modalità consentite dalle leggi) e si pone come ponte tra la difficile situazione carceraria e la complessa realtà sociale. 

Il progetto, che si concluderà l'11 settembre, ha previsto l'avvio di un corso di formazione sull'agricoltura biologica di 250 ore presso l'Associazione Nova Terra (Progetto Jonathan) con sede a Vicenza in strada della Paglia 135, dove sono stati oggi in sopralluogo l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala insieme ad Alberto Visonà, direttore dell'Ufficio di esecuzione penale esterna, sede di Vicenza,  a Lorenzo Tona, operatore dell'associazione Nova Terra, ai docenti laureati in agraria Davide Primucci e Jaco Bonaguro e ad alcune persone che partecipano al corso. 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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