Opinioni | Quotidiano |

Giglioli ospite insalutato e assessore dimenticato: forche, forconi e porconi

Di Marco Milioni Giovedi 19 Dicembre 2013 alle 06:58 | 0 commenti

ArticleImage

Federico Formisano passerà alla storia del comune di Vicenza come il presidente di pongo. Si adatta perfettamenre alle formine ideate dal sindaco Variati e passategli sotto banco dal vice Bulgarini. Poi alla bisogna basta un po' di calore dal termosifone, si squaglia e si riutilizza per il prossimo diktat che viene dal dolce forno Harbert installatosi da anni a palazzo Trissino.

La figura barbina di Formisano durante l'ultimo consiglio comunale è già stata raccontata da Vicenzapiu.com. Ma in queste ore emerge un nuovo dettaglio. Formisano non solo è stato costretto a re-ingurgitarsi l'invito in aula a Gianni Giglioli, che egli stesso aveva inviato, ma neanche si è "degnato" di salutare l'invitato rimasto poi inascoltato sulle sue accuse a Variati e ad Aim sul caso Marghera Ecoveneta. A sostenerlo è proprio Giglioli in una lettera* intrisa al curaro inviata al presidente del consiglio comunale e per conoscenza a tutti i capigruppo in Sala Bernarda.  L'ex assessore non lesina stilettate chirurgiche: «Con il Suo atteggiamento ha sottolineato la distanza ancora una volta tra istituzione e le persone... Se fossi stato invitato dal Papa Francesco I, sono certo che sarebbe sceso dal suo seggio. Probabilmente Lei si ritiene superiore a queste umane attenzioni».
E il professionista è amaro anche, e soprattutto, quando ricorda a Formisano e alla maggioranza di ora come allora, in cui l'attuale presidente del Consiglio comunale era capogruppo del Pd, di essersi dimesso da assessore allo scoppiare del caso, per cui ora è stato assolto con formula piena, e questo per non creare imbarazzi a Variati & c. Come sottolinea in un post scriptum: «Lei quale capogruppo della maggioranza dovrebbe ricordare che diedi le dimissioni da assessore per un’imputazione ingiusta per non disturbare la serena attività della giunta. Non mi sorprenderebbe se ci fosse un Suo ed altrui formale ringraziamento per il mio nobile sacrificio. Ma anche queste forse sono cose che non si usano più.»
Giglioli ha ragione e quindi torto. Perché alla barbarie si risponde con la barbarie. In tempo di forconi un comportamento del genere meriterebbe ben altra risposta. Giglioli si sarebbe dovuto recare in sala Bernarda a prendere a calci nel sedere, politicamente parlando, sputtanando in diretta il presidentissimo con favor di telecamere. È l'era dei forconi. E forca sia. Il tempo del formale mugugno o del civile reclamo è scaduto. Altrimenti dai forconi si ritorna ai porconi,
 
 * Ecco la copia della lettera che circola in Sala Bernarda e che rendiamo nota a tutti i cittadini

 

Al Presidente del Consiglio Comunale di Vicenza

e.p.c. ai Capigruppo

 

Il 28 novembre scorso venni da Lei invitato a presenziare al Consiglio Comunale.

Non mi dolgo per il fatto, peraltro da Lei preannunciato quale possibilità, di non essere stato interrogato su quanto posso conoscere sulla vicenda AIM.

Lamento invece che nell’occasione Lei non si sia peritato di salutarmi.

Ora come allora sono un cittadino libero di aderire o no ad un invito.

Lei avrebbe dovuto apprezzare la mia disponibilità civica porgendomi un doveroso ringraziamento e saluto.

Non è questione di bon-ton ma di corretto rapporto civico.

Con il Suo atteggiamento ha sottolineato la distanza ancora una volta tra istituzione e le persone.

Se fossi stato invitato dal Papa Francesco I, sono certo che sarebbe sceso dal suo seggio.

Probabilmente Lei si ritiene superiore a queste umane attenzioni.

P.S.

Lei quale capogruppo della maggioranza dovrebbe ricordare che diedi le dimissioni da assessore per un’imputazione ingiusta per non disturbare la serena attività della giunta.

Non mi sorprenderebbe se ci fosse un Suo ed altrui formale ringraziamento per il mio nobile sacrificio. Ma anche queste forse sono cose che non si usano più.

Senza saluto,

 

dott. Gianni Giglioli


 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network